Le parole di Luca Dalmonte alla vigilia della gara interna con Pesaro.

"Siamo consapevoli dell’importanza della partita, dell’avversario che ci affianca in classifica, ci darebbe l'opportunità di andare 2-0, siamo consapevoli di desiderare di continuare la scia delle ultime 2 o 3 settimane, siamo in un momento ancora di emergenza, ma non è il tempo per piangere ma per guardare avanti, niente alibi e scuse, è il tempo di pensare a come risolvere le situazioni, non dobbiamo sprecare energie per piangere ma dobbiamo guardare avanti e indirizzare le energie verso le soluzioni del momento. Su Pesaro dobbiamo capire se avrà Robinson ma ci interessa il giusto, dobbiamo essere pronti contro chiunque, l’attenzione deve essere rivolta soprattutto verso di noi. I risultati ora non le sorridono ma è una squadra ancora viva, che ha avuto un girone di andata straordinario, le Final Eight e come le ha giocate, ha subito l’assestamento in uscita di Robinson nel rientro di Massenant, nell’integrazione di Eboua, ha sfruttato benissimo Drell diventato un giocatore in più nelle rotazioni. Ha tiro da 3 in tanti singoli e nella caratteristica di squadra, tira 30 volte da 3 e la percentuale decide nelle vittorie o nelle sconfitte. Cain ha tanti possessi di 1vs1 e crea situazioni di vantaggio sul perimetro, un sistema di pick and roll che è punto dominante in fase offensiva e tanta energia in fase difensiva, con situazioni tattiche che variano di partita in partita. Dobbiamo negare il loro contropiede, rompere il flusso dei pick and roll e il post basso di Cain, dobbiamo controllare i rimbalzi difensivi per proteggere la nostra area. In attacco dobbiamo avere buona esecuzione, obiettivi chiari e precisi su dove colpire per prendere vantaggi e cercare di mantenerlo a seconda delle scelte difensive di Pesaro."

Withers ci sarà? Mancherà anche nel turno infrasettimanale? "Withers è vicinissimo all’essere assente. Il punto finale è rimandato a stasera o alle prime ore di domattina. Quando dico di guardare avanti senza piangere significa che dobbiamo pensare questo per approcciare la partita. I giocatori hanno tutta la mia fiducia e devono raccoglierla tra loro. Dobbiamo trovare altri equilibri e per gli impegni ravvicinati sarà compito nostro gestirli e risolverli. Dobbiamo concentrarci su chi siamo e fare al meglio per quanti siamo scegliendo le soluzioni migliori possibili e dobbiamo essere pronti tutti a leggere bene e dare il meglio di noi stessi."

Stojanovic sarà tesserato? "Non giocherà, io devo parlare di chi ci sarà e giocherà contro Pesaro. "

Questa settimana ci sono stati elementi extracampo. Come si è allenato in vista della partita Aradori? "Io ho una felpa non con il mio nome ma con la scritta Fortitudo. E parlo di ciò che succede in campo, lui in allenamento è stato regolare come ogni settimana in precedenza e mi auguro continuerà ad esserlo nelle prossime."

Che tipo di emergenza è quella attuale? "Non dobbiamo spostare l’attenzione sull’emergenza. La nostra attenzione deve esser indirizzata al significato della partita; io parlo di emergenza perché è cronaca, la cronaca è un fatto e poi c’è l’interpretazione: dobbiamo guardare avanti ed essere a conoscenza dell’emergenza ma distogliere la nostra attenzione da questo ma guardare avanti al significato della partita, visualizzarne l’importanza e cosa può succedere dopo per essere competitivi e vincerla, senza farci condizionare dallo stato attuale, che deve essere conosciuto e accettato, farne una amica e non una nemica e poi proseguire coi piedi radicati nelle proprie certezze e gli occhi indirizzati all’avversario, con la testa che visualizza il valore della partita."

Rapporto con Repesa? "Di stima nei suoi confronti, è un allenatore che quasi sempre ha fatto bene, ovunque sia andato, lasciando ricordi ed eredità nelle società in cui ha lavorato aldilà dei risultati, che vanno al di fuori del controllo. Nel suo girare l’Europa ha lasciato in eredità una modalità di fare e di regole di allenamento di livello, c’è grande stima da parte mia. Non c’è un rapporto frequentato perché io non sono un telefonista e non ho l’abitudine di tenere rapporti continui, ma rimane il fatto che ho comunque stima verso tante persone, anche senza questo tipo di relazioni."

Tu cosa speri di lasciare alla F? "Lo domando a tutti coloro che non sono me. Spero di lasciare trasparenza, serenità, correttezza, l’essere vero come cerco di essere ogni mattina quando mi sveglio. Spero mi si riconosca per la faccia che ho e non per le maschere di ogni situazioni. Io sono questo e domani sarò sempre questo; quel che dico oggi sarà anche il mio credo sul domani."

Partita per la tranquillità o per l’obiettivo playoff? Quanto conterebbe per te raggiungerli? "È vero che ci possono essere diverse interpretazioni di fronte al risultato. Credo però che se vogliamo essere forti e concentrati nel visualizzare il significato della partita allora dobbiamo fermarci lì. Giochiamo la partita poi rimaniamo in attesa domenica e avremo delle idee in una modalità o in un’altra, legata anche agli altri risultati. Non voglio correre troppo lontano, dobbiamo correre e basta, seguendo il flusso senza pensare al passo successivo, sapendo quello che è il significato, poi sappiamo che contro Pesaro potremmo andare sul 2-0. I cani che inseguono la lepre non si fermano, continuano a correre, non desistono, e noi dobbiamo correre sapendo che davanti c’è un obiettivo importante. Quale? Vincere contro Pesaro."

All’andata Totè fece una grande partita. Restano 5 partite per convincere tutti e domani lui sarà importante. "Tutti sono importanti e prioritario è il risultato di squadra. Tutti devono essere pronti a giocare al meglio delle possibilità. Personalmente al momento sono attento al gruppo squadra, la prestazione di un singolo non deve essere fuorviante. Leo come tutti deve essere pronto a giocare indipendente dalla posizione e i minuti che giocherà, lui come gli altri. L’apporto di tutti deve essere connesso con l’apporto squadra."

La tua esperienza a Pesaro? "Tre anni e tre stagioni molto differenti tra loro, ho ricordi straordinari dal punto di vista sportivo, personalmente ho conosciuto mia moglie. Sportivamente sono consapevole che sulla piazza ai tempi subii delle contestazioni importanti in proporzione ad aspettative forse non reali. Un signore della vita come Scavolini mi diede l’opportunità di proseguire questa collaborazione e per la piazza di Pesaro è un record. Bianchini fece tre anni ma non consecutivi. È una città che vive il basket con attenzione cultura, furono tre anni non semplici e in alcuni momenti difficili. Tutto questo è nel mio cuore ma cancellato dai risultati dell’ultima annata dove onestamente abbiamo toccato la semifinale con Milano e dove gara 3 e 4 il palazzo era sold out e finita la partita riposai sulla panchina vedendo il palazzetto di 11 mila persone. "

Banks ha detto che Baldasso gli ha tolto pressione e qualcuno fa il paragone con Basile."Confermo ciò che ha detto Banks e mi fermo qua. Tommaso è uno vero dentro, e quando uno è vero è già molto avanti nel suo essere apprezzato."

Il video Fortitudo, reso disponbile da Sportpress.

https://youtu.be/0oDpBBWvVAc

(foto Fortitudo Pallacanestro 103 - Valentino Orsini)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92