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Bologna, [4 giugno 2025] – Un progetto per riconoscere, sostenere e valorizzare il ruolo delle allenatrici nel basket italiano. Con “Donne in panchina”, l’Unione Sindacale Allenatori Pallacanestro (USAP) promuove una visione concreta di parità: quella in cui le donne che allenano non rappresentano un’eccezione, ma una risorsa strutturale, visibile e riconosciuta del nostro movimento sportivo.

L’iniziativa nasce da un’intuizione del presidente Roberto di Lorenzo e prende forma grazie all’esperienza, alle idee e alla visione di Lorenza Arnetoli, ex giocatrice della Nazionale Italiana (117 presenze), medaglia d’argento agli Europei di Brno 1995, olimpionica ad Atlanta 1996. Oggi allenatrice di squadre maschili e femminili, formatrice e head coach delle Nazionali U21 3x3, Arnetoli è anche madre di due figli: un percorso che intreccia competenza tecnica, umanità e visione educativa.

«È il momento di coinvolgere concretamente le donne nel nostro movimento – dichiara Roberto di Lorenzo – “Donne in panchina” è la risposta di USAP a un bisogno reale del nostro basket: riconoscere il merito, senza distinzioni di genere.»

«Non si tratta di separare, ma di valorizzare – aggiunge Lorenza Arnetoli, ideatrice e responsabile del progetto – Le allenatrici portano sul campo competenze tecniche e umane che arricchiscono il gioco. Questo progetto vuole costruire uno spazio reale di crescita, riconoscimento e confronto.»

Il progetto si sviluppa sulla scia dell’esperienza positiva di Free Yourself, iniziativa promossa dalla FIP nel 2023, che ha coinvolto 14 allenatrici da tutta Italia in un percorso formativo completo: tecnica, preparazione fisica, psicologia sportiva, comunicazione e diritto.

“Donne in panchina” si articola oggi su tre direttrici principali:

   Visibilità – Dare voce alle storie, ai percorsi e alle esperienze delle allenatrici;

   Formazione – Attivare percorsi di confronto, aggiornamento e sperimentazione;

   Riconoscimento – Mettere in luce e valorizzare pienamente le competenze tecniche e relazionali delle donne in panchina.


L’USAP punta ad ampliare la rete del progetto: una nuova generazione di coach donne e contribuirà con la propria diversità e innovazione alla costruzione di una cultura sportiva più accogliente, pronta per il futuro e attuale oggi.

Una nota che merita spazio Le donne che allenano, lavorano, crescono figli o semplicemente vivono la propria presenza nel mondo dello sport, servono per portare lo sport nel terzo millennio. Il loro contributo, spesso invisibile, è centrale: assorbito, utilizzato, a volte persino temuto. Eppure, è proprio da lì che passa una delle energie più forti e trasformative, e troppo spesso trascurate, del nostro sport.

Sostenere una donna in panchina significa credere in un futuro dove la competenza ha mille volti.
 

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