LA VIRTUS PASSA A PESARO IN OVERTIME
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 82-87 OT (18-25, 40-39; 59-59, 73-73)
La Virtus espugna un campo difficilissimo come quello di Pesaro al termine di una battaglia durata 45 minuti. Senza Cordinier, Mickey e Ojeleye, Scariolo ha dovuto sperimentare continuamente quintetti atipici con tre playmaker contemporaneamente in campo oppure con Shengelia unico lungo. La Carpegna Prosciutto, ricca di ben 6 ex “bolognesi” e con Repesa in panchina, ha lottato fino alla fine spinta dal bomber Abdur-Rahkman e da Kravic.
Nel primo tempo è stata una sfida tra il secondo e il terzo miglior attacco del campionato, mentre nei restanti minuti della partita le percentuali si sono abbassate a causa di una partita divenuta sempre più tesa. Al termine dei minuti regolamentari la vittoria sembrava nelle mani di Pesaro, ma un poco brillante Belinelli ha tirato fuori il colpo del campione e ha mandato le squadre ai supplementari. Nell’extra time Shengelia ha fatto la voce grossa, Teodosic ha prodotto l’unico acuto del suo match e Weems si è dimostrato glaciale. La capolista festeggia Santo Stefano con un successo.
Cronaca: Pesaro, spinta dai tantissimi presenti alla Adriatic Arena (9211 spettatori), parte carica a 1000 e inizia il match con tre triple (due di Charalampopoulos). La Virtus, con calma e raziocinio, lascia sfogare i padroni di casa e poi comincia a macinare gioco. La formazione di Scariolo accetta gli alti ritmi proposti dagli avversari e cerca di portare spesso la palla sotto canestro. Jaiteh e Shengelia si destreggiano bene nel pitturato. 18 – 25 al decimo minuto di gioco.
La Carpegna Prosciutto viva e muore in base al suo tiro da tre punti. Dopo essere sprofondata a -9 (18 – 27), piazza tre triple con la coppia Abdur-Rahkman - Mazzola e rimette il muso avanti. Entrambe le squadre continuano a giocare a fare un punto in più dell’altro e a correre appena possono. Il primo tempo non può che terminare con un alto punteggio sul tabellone: 40 – 39 per Pesaro.
Dopo aver speso tante energie, le squadre e le percentuali al tiro prendono qualche minuto di riposo. Abdur-Rahkman dimostra il motivo per cui è il terzo miglior marcatore del campionato. Scariolo è costretto a mettere sulle sue tracce Pajola che era rimasto a sedere nel primo tempo. La Segafredo schiera tre playmaker in campo per avere maggiore fosforo e limitare le palle perse. Bako sale di giri, ma nel finale del terzo quarto gli risponde Kravic. Parità a quota 59 al 30esimo.
La partita resta sempre punto a punto fino alla fine e diventa sempre più tesa con il passare dei minuti. Nell’ultimo giro di lancette Pajola ha la possibilità di pareggiare la partita dalla lunetta, ma fa solo uno su due, mentre dall’altra parte Cheatham segna il +3. Dopo una partita complicata, Belinelli tira fuori il coniglio dal cilindro e centra a parità a quota 73. Moretti, si fa stoppare e così si va ai supplementari.
Scariolo decide di giocare il finale di partita con un quintetto piccolo, con Shengelia unico lungo in campo tra le fila bianconere e allora Kravic ne approfitta per colpire da sotto canestro. Teodosic, negativo fino a quel momento, mette il suo unico canestro della gara e porta la Segafredo a +3 (79 – 82). Al serbo risponde il solito Abdur-Rahkam. A riportare davanti la Virtus ci pensa Shengelia. Charalampopoulos sbaglia da tre e dall’altra parte Weems realizza il canestro che piega definitivamente le resistenze di Pesaro. Finisce 82-87.
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 82-87 OT (18-25, 40-39; 59-59, 73-73)
PESARO: Kravic 20: Abdur-Rahkman 20; Visconti 0; Moretti 8; Tambone NE; Mazzola 6; Gudmundsson 0; Charalampopoulos 13; Totè 4; Cheatam 10; Delfino 1.
BOLOGNA: Mannion 3; Belinelli 4; Pajola 4; Bako 10; Jaiteh 14; Lundberg 12; Martini NE; Shengelia 19; Hackett 7; Camara NE; Weems 11; Teodosic 3. All. Scariolo
La Virtus espugna un campo difficilissimo come quello di Pesaro al termine di una battaglia durata 45 minuti. Senza Cordinier, Mickey e Ojeleye, Scariolo ha dovuto sperimentare continuamente quintetti atipici con tre playmaker contemporaneamente in campo oppure con Shengelia unico lungo. La Carpegna Prosciutto, ricca di ben 6 ex “bolognesi” e con Repesa in panchina, ha lottato fino alla fine spinta dal bomber Abdur-Rahkman e da Kravic.
Nel primo tempo è stata una sfida tra il secondo e il terzo miglior attacco del campionato, mentre nei restanti minuti della partita le percentuali si sono abbassate a causa di una partita divenuta sempre più tesa. Al termine dei minuti regolamentari la vittoria sembrava nelle mani di Pesaro, ma un poco brillante Belinelli ha tirato fuori il colpo del campione e ha mandato le squadre ai supplementari. Nell’extra time Shengelia ha fatto la voce grossa, Teodosic ha prodotto l’unico acuto del suo match e Weems si è dimostrato glaciale. La capolista festeggia Santo Stefano con un successo.
Cronaca: Pesaro, spinta dai tantissimi presenti alla Adriatic Arena (9211 spettatori), parte carica a 1000 e inizia il match con tre triple (due di Charalampopoulos). La Virtus, con calma e raziocinio, lascia sfogare i padroni di casa e poi comincia a macinare gioco. La formazione di Scariolo accetta gli alti ritmi proposti dagli avversari e cerca di portare spesso la palla sotto canestro. Jaiteh e Shengelia si destreggiano bene nel pitturato. 18 – 25 al decimo minuto di gioco.
La Carpegna Prosciutto viva e muore in base al suo tiro da tre punti. Dopo essere sprofondata a -9 (18 – 27), piazza tre triple con la coppia Abdur-Rahkman - Mazzola e rimette il muso avanti. Entrambe le squadre continuano a giocare a fare un punto in più dell’altro e a correre appena possono. Il primo tempo non può che terminare con un alto punteggio sul tabellone: 40 – 39 per Pesaro.
Dopo aver speso tante energie, le squadre e le percentuali al tiro prendono qualche minuto di riposo. Abdur-Rahkman dimostra il motivo per cui è il terzo miglior marcatore del campionato. Scariolo è costretto a mettere sulle sue tracce Pajola che era rimasto a sedere nel primo tempo. La Segafredo schiera tre playmaker in campo per avere maggiore fosforo e limitare le palle perse. Bako sale di giri, ma nel finale del terzo quarto gli risponde Kravic. Parità a quota 59 al 30esimo.
La partita resta sempre punto a punto fino alla fine e diventa sempre più tesa con il passare dei minuti. Nell’ultimo giro di lancette Pajola ha la possibilità di pareggiare la partita dalla lunetta, ma fa solo uno su due, mentre dall’altra parte Cheatham segna il +3. Dopo una partita complicata, Belinelli tira fuori il coniglio dal cilindro e centra a parità a quota 73. Moretti, si fa stoppare e così si va ai supplementari.
Scariolo decide di giocare il finale di partita con un quintetto piccolo, con Shengelia unico lungo in campo tra le fila bianconere e allora Kravic ne approfitta per colpire da sotto canestro. Teodosic, negativo fino a quel momento, mette il suo unico canestro della gara e porta la Segafredo a +3 (79 – 82). Al serbo risponde il solito Abdur-Rahkam. A riportare davanti la Virtus ci pensa Shengelia. Charalampopoulos sbaglia da tre e dall’altra parte Weems realizza il canestro che piega definitivamente le resistenze di Pesaro. Finisce 82-87.
CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 82-87 OT (18-25, 40-39; 59-59, 73-73)
PESARO: Kravic 20: Abdur-Rahkman 20; Visconti 0; Moretti 8; Tambone NE; Mazzola 6; Gudmundsson 0; Charalampopoulos 13; Totè 4; Cheatam 10; Delfino 1.
BOLOGNA: Mannion 3; Belinelli 4; Pajola 4; Bako 10; Jaiteh 14; Lundberg 12; Martini NE; Shengelia 19; Hackett 7; Camara NE; Weems 11; Teodosic 3. All. Scariolo