Il coach della Virtus Alessandro Ramagli ha presentato in conferenza stampa la partita di domani contro Mantova.

Mi pare opportuno far conoscere gli avversari, perchè sono tutte squadre che nel recente passato non hanno incontrato la Virtus. Questa è una squadra ricca di esperienza, nel ruolo di playmaker giostrano due giocatori di impatto come Giachetti e Gergati, e nei lunghi, dove Sylvere Bryan è un giocatore che questa categoria la conosce bene e l'ha vinta con Brindisi. Hanno tanto talento, oltre ai playmaker che sono scorer hanno Corbett, che ha tantissimi punti nelle mani, l'ha fatto vedere l'anno scorso a Treviso in quelle 10 giornate prima della squalifica per doping, e poi nella parte finale del campionato sostanzialmente salvando Jesi. L'altro americano è un giocatore di grande talento, vincitore del campionato NCAA 2014 con la maglia di UConn, ha grandi doti atletiche e tecniche, è la classica ala che nel nostro campionato scivola nella posizione di 4. E poi hanno anche solidità e centimetri, con la stazza di Bryan e Candussi. E' una squadra ben costruita, che può competere per i primi posti in questo girone. Non deve essere oggetto di distrazione il fatto che non abbiano ancora messo punti in carniere. Partita molto difficile, contro una squadra di qualità, oltretutto fatta di veterani che sanno come presentarsi con la faccia giusta nei momenti difficili.
Per noi sarà una bella prova dopo le prime due partite, una gara dove - sono sicuro - avremo ancora più calore da parte del nostro pubblico, perchè si respira il fatto che questo feeling piano piano si stia diffondendo, più che quanto non lo fosse alla prima giornata di campionato. Però noi dobbiamo pensare al campo e il campo dice che la nostra avversaria è di assoluto livello.

E' stata una settimana discreta, con grande felicità e la dovuta attenzione abbiamo rimesso in campo Ndoja e Michelori con un processo di backup. Abbiamo ritrovato le nostre abitudini di squadra al completo, quelle che avevamo in prestagione, e adesso abbiamo la prova del campo contro un'avversaria che - senza togliere niente a chi l'ha preceduta - pare essere di livello più alto. La partita sarà probabilmente di livello più alto.

Il significato delle due vittorie? Hai la sensazione di stare facendo qualcosa di buono e che stai andando nella giusta direzione. La conferma dei due punti ti dice che stai percorrendo la strada giusta e che anche gli inciampi sono stati evitati con la giusta attenzione e sagacia. Ti lascia questo, oltre ai punti in classifica che non fanno mai schifo. Per una squadra nuova vincere all'inizio dà questo tipo di sensazione.

Credo che sarà una partita veramente difficile, l'avversaria è di livello vero. Li ho visti giocare in semifinale di Supercoppa in versione rimaneggiata, e mi hanno fatto l'impressione di una squadra solida, con tanti punti nelle mani. Sarà una bella prova, sono convinto che sarà una partita punto a punto, perchè la mia impressione è che Mantova abbia qualcosa di più a livello di struttura, esperienza e talento rispetto a Piacenza e Imola. Credo che si giocherà sul filo dei possessi. Sono curioso di verificare la nostra consistenza e competitiva di fronte a una squadra consistente e competitiva. La terza vittoria va conquistata con le unghie e con i denti, e sarà una partita complicata, dove ci sarà bisogno di mettere in campo tutte le qualità che abbiamo giù fatto vedere, ma che ogni volta vanno confermate.
Sappiamo che nelle due gare precedenti il nostro impatto difensivo è stato il quid che ci ha permesso di tenere in mano le redini. Ancora una volta sarà l'aspetto difensivo che deciderà chi sarà il padrone della partita.

Averli tutti è importante? Certo, un allenatore pensa alla sua squadra considerando tutti sempre presenti, poi i campionati non dicono mai questo. C'è anche curiosità, perchè noi tutti insieme non abbiamo mai giocato se non in precampionato. Ndoja per la prima volta si è allenato sul campo di casa oggi, e aveva voglia di farlo, voleva vedere le dimensioni del campo, le luci i canestri.

Il pubblico? Nella prima partita il pubblico c'è stato e si è sentito. A Imola erano in tanti e si sono sentiti, e l'accompagnamento è stato molto bello. Non so se saranno di più o più calorosi, ma i primi due test dal punto di vista del rapporto squadra-pubblico sono stati molto positivi. Magari le due vittorie aiutano a far entrare qualche testolina in più dentro al palazzo. Ma dal punto di vista di calore e partecipazione ho avuto solo sensazioni buone in entrambe le gare.

I ragazzi? Sono ragazzi di 16-17-18 anni, è normale che per loro sia sempre un test. Non mi piace la parola "esame", non è che se non lo superano vengono bocciati. E' la verifica del 16 ottobre, si può anche prendere 5 e mezzo e poi c'è tanto tempo per arrivare al 7. C'è tanta strada da fare, e così come non devono essere considerati punti fermi i test negativi, così non deve essere nemmeno per quelli positivi. C'è tanta strada da fare, e noi dobbiamo essere sempre pronti a offrire loro altre opportunità. In mezzo a questo, dobbiamo vincere delle partite. Bisogna saper modulare le opportunità da dare e le partite da vincere.
Ora avranno minuti in meno? E chi lo dice? Ora non saprei quantificarlo, più che altro bisogna vedere come reagiscono quando cresce il livello di attenzione su di loro, e negli scounting report e i filmati degli avversari si parla anche di loro. Diventa più difficile perchè gli avversari sono più pronti e ti concedono meno.

Ci sono due partite in casa da sfruttare al meglio? Ci mancherebbe, noi siamo qua per vincere ogni partita, sapendo che ogni partita ha il suo contenuto. Noi siamo qua per battere Mantova e poi per pensare alla prossima, che non so neanche chi è. Non penso al fatto che ci siano due partite in casa, ma che ce n'è una, quella di domani, e quella una lì noi la vogliamo vincere.

Si gioca alla Unipol Arena alle ore 18.

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