G1 Virtus Segafredo Bologna - Emporio Armani Milano, cronaca

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 68 – 67 (17-13; 13-20; 22-18; 16-16)
La Segafredo Arena si sta abbonando a finali al cardiopalma e a rimonte spettacolari. Come già successo contro Venezia, anche questa sera il canestro decisivo lo ha realizzato Shengelia. Altrettanto decisivi sono stati i precedenti errori in lunetta di Leday. La Virtus si prende gara 1 grazie ad una combattiva difesa e al controllo dei rimbalzi (13 carambole in più catturate). La serie, come prevedibile, resta durissima e lunedì si ritorna di nuovo in campo alle 20:45.
Cronaca: Ivanovic fa partire in quintetto Akele per metterlo subito sulle tracce di Mirotic. La Virtus è ben presente a rimbalzo offensivo catturandone 5 nel primo quarto. Chi si fa trovare meno sveglio invece è Cordinier, autore di due premature palle perse. I protagonisti di avvio gara sono la dura difesa dei bianconeri e Will Clyburn. L’ex Efes, dopo una pessima gara 5 contro Venezia, realizza 9 punti nella prima frazione di gioco. 17 – 13 al decimo.
Messina pesca dal mazzo Flaccadori che porta energia dalla panchina. Con un parzialone Milano si porta in vantaggio per la prima volta. La regia di Taylor non convince e al suo posto entra Hackett. Stavolta è la Segafredo a soffrire la difesa dell’Olimpia e a bloccarsi in attacco. Shengelia toglie il tappo dal ferro milanese. E’ l’unico canestro della Virtus dei primi 4 minuti di gioco del secondo quarto. Gli arbitri non sono generosi con Hackett, che commette presto tre falli, mentre Cordinier colleziona air ball. Sul finire del primo tempo, con la coppia Akele-Diouf, la Virtus torna a mordere in difesa e a riavvicinarsi, nonostante le pessime percentuali da tre punti. 30 – 33 all’intervallo.
La Virtus rimette il muso avanti, ma solo per pochissimo perché Shields comincia a salire di giri. L’Olimpia si muove meglio quando è guidata da Flaccadori, rispetto a Mannion, e mantiene qualche incollatura di vantaggio. La Segafredo continua ad avere le polveri bagnatissime da oltre l’arco e questo rende prevedibile il suo attacco ed intasata l’area. Ad invertire il trend ci pensa Shengelia che realizza due triple consecutive portando la Virtus a +1 (49 – 48). Poi Bolmaro replica con la stessa moneta, prima che Morgan fissi il punteggio sul 52 – 51 sulla sirena del terzo quarto.
La partita è spigolosa e si segna con sudore. Le squadre non si risparmiano, come va doverosamente fatto in una semifinale scudetto. Si arriva ad un finale punto a punto. A poco più di un minuto dalla fine, Brooks, da tre punti, fa +1 Milano (64 – 65). Clyburn, dall’altra parte, non replica. Pajola sbaglia un rigore porta vuota e Mirotic aumenta il vantaggio dell’Olimpia di due lunghezze. Poi Shengelia capitalizza il nuovo -1 Virtus. Ormai mancano meno di 24 secondi alla fine e i padroni di casa sono costretti a mandare in lunetta i biancorossi. Leday, clamorosamente, fa 0 su 2 e allora Shengelia può segnare il canestro decisivo. Mirotic ha la possibilità di espugnare la Segafredo Arena, ma la sua tripla si stampa sul ferro. Finisce 68 – 67.