Matteo Montano è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco le sue parole:

Contro Princeton 17 punti, 4 rimbalzi e 2 assist. Abbiamo giocato molto bene per quasi 30' sia in attacco, sia in difesa. Poi è calata un po' la concentrazione, soprattutto perché non abbiamo ancora la tenuta fisica per reggere certi ritmi per tutta la partita. Ora pensiamo a lavorare per diventare fisicamente più pronti e mentalmente più duri degli avversari.

Montano è parso già a buon punto. In realtà non sono certo al 100% e sento di dover migliorare ancora tanto, a cominciare dalla difesa, che, anche nella prossima stagione, sarà il nostro marchio di fabbrica. Mentre in attacco dovrò evitare di forzare, prendendo i migliori tiri possibili.

Evitando quei falli ingenui per cui l'anno scorso sono arrivate alcune critiche. E' una questione di concentrazione: nei momenti caldi della partita, preso dall'euforia del nostro sistema di gioco, che prevede un forte pressing e ritmi molto alti, ogni tanto mi faccio prendere la mano. Ci sto lavorando. Per questo i 17 punti contro Princeton vanno in secondo piano: mi dispiace troppo per la sconfitta della squadra.

I due americani hanno impressionato. Sì, già in allenamento. Knox è chiaramente diverso da Daniel, mentre Roberts mette giù meglio la palla e gioca meglio pick and roll di Flowers che era più un tiratore. Ora sono ancora imballati, ma ci daranno tanto.

Si attendono miglioramenti da Candi e Ruzzier. Li ho visti bene. Sono due play forti, entrambi potenzialmente titolari. Non c'è rivalità: nello spogliatoio e in allenamento si aiutano sempre, anche perchè tutto il gruppo è super. In questi giorni ci alleniamo, mangiamo e dormiamo. Ma abbiamo trovato il tempo per uscire insieme a cena due o tre volte. E a breve io e Italiano organizzeremo una grigliata, per iniziare al meglio la stagione.

Che potrebbe essere quella della definitiva consacrazione di Montano, cercato da alcune società di Serie A come Torino, Capo d'Orlando e Pesaro. E' vero, c'era stato qualche contatto, nonostante avessi già il contratto con la Fortitudo, che però è sempre stata la mia priorità. Queste voci non mi hanno mai interessato. Per me conta la Fortitudo, io vengo dopo. Non mi aspetto niente se non cercare di migliorare il risultato della scorsa stagione, riportando l'Aquila in Serie A.

Lo vuole anche Boniciolli, con cui Montano ha un buon rapporto. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Abbiamo parlato prima del raduno: so che il coach dovrà fare le sue valutazioni, ma credo che mi utilizzerà come sesto uomo, un ruolo che mi piace e che avrei dovuto ricoprire con continuità anche l'anno scorso, se non ci fossero stati tanti infortuni. Non mi interessa partire in quintetto: i minuti più importanti sono quelli finali.

Il viaggio estivo a Los Angeles ha cambiato il look di Montano. Sono andato là per stare con la mia fidanzata Rebecca, che è tornata a Bologna e che, in attesa di ripartire, mi verrà a vedere al PalaDozza nei prossimi mesi. L'America mi aveva ispirato le treccine, che ora ho tolto: mi sono fatto crescere i capelli che tengo indietro con una fascetta.

Per non coprire gli occhi. Sbarrati davanti ai 2500 tifosi accorsi al PalaDozza venerdì sera. Vedere tanta gente per un'amichevole il 26 agosto è stato incredibile: qualcuno è tornato dal mare per vederci. Sapremo ripagare tanto amore nei nostri confronti.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Eternedile Bologna)

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