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(foto Virtus Segafredo Bologna)
(foto Virtus Segafredo Bologna)

A un passo dallo scudetto. La Virtus ieri ha battuto Brescia per la seconda volta su due in due giorni, e può chiudere i conti già martedì. Rispetto a gara 1 E' stata una partita molto diversa, in cui la difesa bianconera ha dettato i tempi. Al normalmente profilico attacco di Poeta sono stati concessi appena 65 punti, e questa è stata la chiave della partita. Sicuramente l'assenza di Ndour ha pesato proporzionalmente di più di quelle di Clyburn e Polonara, ma la sostanza è che la Virtus ha fatto valere la forza del suo roster: più fisico, più profondo, più talentuoso. 15+8 per Toko Shengelia, che a fine partita si è fatto fotografare in mezzo al campo con tutta la famiglia, dato che - a meno che non ci sia gara cinque - è stata la sua ultima recita alla Segafredo Arena, così come per Cordinier e per svariati altri protagonisti. In doppia cifra anche Taylor, Pajola, Hackett e un Akele davvero prezioso.
Ora la serie si sposta a Brescia, dove i bianconeri cercheranno di chiudere i conti subito, per evitare di incappare in una scivolosa gara cinque. I dati storici parlano chiaro (26/26 quando si è partiti 2-0 nella serie) così come il divario fisico e di energia visto ieri. La Germani cercherà di provare a vincerne almeno una per il suo pubblico, ma bisognerà vedere anche quante energie saranno rimaste. Per i bianconeri, davvero, lo scudetto è a un passo.
Nel frattempo, ieri sera, Massimo Zanetti e Carlo Gherardi hanno spiegato a favor di telecamera che la decisione del secondo di uscire dalla proprietà è stata presa di comune accordo, anche se l'unica differenza rispetto alle previsioni sono le tempistiche. Gherardi ha negato di aver mai considerato di diventare l'azionista di riferimento, anzi "io sono sempre stato di passaggio". Dopo l'abbraccio di rito con Zanetti, quest'ultimo ha confermato che andrà avanti da solo, ma che è aperto all'ingresso di altri soci, imprenditori bolognesi. Il fatto che ci siano già stati abboccamenti è "una balla grande come una casa". Archiviata quindi la parentesi Gherardi - le cui mosse di questi anni resteranno un mistero irrisolto - Massimo Zanetti torna a essere uomo solo al comando, e dovrà assumersi oneri e onori della gestione bianconera della prossima stagione. Il patron non ha voluto parlare di cifre, anche se si parla insistentemente di un corposo taglio al budget rispetto alla stagione attuale. Il tutto diventerà comunque di stretta attualità tra pochi giorni: prima c'è uno scudetto da vincere.

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