(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Tanto si è aspettato, e ora ben vengano questi playoff che la Fortitudo affronta nella non comodissima situazione di chi da statuto annuale non si aspetta nulla, ma che da posizione di classifica, nome e ambizioni non può non affrontare con l'idea di fare la maggiore strada possibile. Playoff, parola che emoziona a qualsiasi latitudine, partite una dietro l'altra, serie che non sono fatte di incontri ma di episodi da telenovela, ribaltamenti continui, morti che risorgono e vincenti che vengono spodestati. D'altronde, è il bello del nostro sport, specie e soprattutto se si va avanti e non si rimane a piedi troppo presto. La formula, la sappiamo: primo turno, poi casomai il secondo, poi infine la finale: se ne vincono 9, quindi, e si festeggia.

La Fortitudo? La Fortitudo è la realtà che ad agosto si sarebbe accontentata di arrivarci - con asticella quasi a zero, dato che la formula ne ha tenute fuori solo 8 su 24, ma è anche vero che girone verde e rosso hanno dato bilanci ben diversi - ma che, con cotanto impatto nella prima fase, non può non pensare ad avere voglia e possibilità di arrivare fino in fondo. Vero che con il tempo si è rallentato (16-3 prima, 6-7 poi) e che forse il famoso mercato ha puntellato piuttosto che rinforzare, con l'arrivo di Pini, che avrebbe davvero fatto la differenza, saltato all'ultimo non per colpe proprie. Ma questi si è: due settimane per rifiatare ci sono state, ora i ritmi saranno serrati e non ci sarà tempo per l'alibi del giocare troppo spesso. Per questo servirà fiducia in seconde linee molto, molto alterne: dovranno avere spazio, dovranno meritarselo. Avanti coi carri, dai: speriamo che stiano tutti bene, e vediamo cosa succede.

L'avversario

Treviglio, quindi. Li abbiamo già visti meno di un mese fa, quando erano sembrati lenti e poco atletici ma con tanta intelligenza ed esperienza da superare le difficoltà e far nel secondo tempo fare sorpasso in un infrasettimanale che fece poi alzare molto i toni a Caja nel post partita: difesa scandalosa, e altre cose poi rientrate. Ma il concetto è questo: anche se Treviglio ha chiuso al settimo posto con record 14-18 (con una vittoria in più, nel rosso, Cento ai playoff non ci è arrivata), sono ambiziosi e ben consci che a questo punto della stagione si riparte più o meno da zero. Specie se, come loro, gran differenze tra casa e fuori non ne hanno notate (8-8 e 6-10). Gli stranieri sono l'esterno Harris e il lungo Pacher, anche se in orologio a far male furono soprattutti Miaschi, Cerella e Guariglia, capaci di punire da tre punti in zone dove evidentemente i giocatori Fortitudo non riuscivano ad uscire. Allena Giorgio Valli, ben conosciuto da 'ste parti.

Il programma

Si gioca domenica, ore 18, diretta LNP Pass e Nettuno Bologna Uno.

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