Arletti: siamo in ritardo, ma dobbiamo giocare per provare a salire

Umberto Arletti, presidente di Academy e socio Fortitudo, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.

Come vive il derby in famiglia con il figlio Gianmarco, che gioca a Brindisi? Con grandissima passione. La partita assumerà per me diversi significati. Metterà in palio due punti importanti per entrambe le squadre. Vivrò un'emozione particolare sperando nella vittoria della Fortitudo e vedendo mio figlio da avversario nelle file di Brindisi.
In passato ci fu un interessamento della Fortitudo quando Gianmarco era a Delaware, in NCAA. Eravamo a metà campionato e non ci furono le condizioni affinché l'affare andasse in porto.
Oggi il pensiero non c'è più? Al tempo io non ero in Fortitudo. Successivamente, comunque, c'è stata un'altra possibilità. Nell'estate del 2023, ma coincidendo con la costituzione della nuova compagine societaria in Fortitudo, ho ritenuto opportuno non mischiare le cose. È stato meglio per Gianmarco avere iniziato il suo percorso in Italia in un ambiente in cui non ci fosse alcun genere di promiscuità.

Che partita sarà quella di domenica tra Fortitudo e Brindisi? Una gara aperta a qualsiasi risultato. Loro sono in netta ripresa, non saranno al completo, ma sono reduci da quattro vittorie nelle ultime cinque partite e da un successo sul difficile campo di Vigevano. Vincendo, potrebbero svoltare in campionato. Noi dovremo continuare nel percorso che abbiamo intrapreso da un po' di tempo per continuare a risalire in classifica. Sarà una bella partita giocata con grande intensità e determinazione.

Con il lungo infortunio di Sabatini, serve un play? La mancanza è sotto gli occhi di tutti. Vedremo prossimamente.

Lei crede concretamente nella promozione? La Fortitudo è in corsa e ha tutte le qualità per ambire a un obiettivo importante. La Serie A? Sì. Dobbiamo giocare per provare a salire. Siamo in ritardo, ma pensiamo a quanto ha fatto Trieste l'anno scorso.