La squadra che è scesa in campo ieri a Roma merita un doveroso applauso, perchè priva di due giocatori del quintetto (e dei loro 25.2 punti di media) la Virtus è rimasta in partita fino al 35’ a Roma, recuperando anche da -12. In particolare molto bene Hazell, che senza Ray si è caricato l’attacco bianconero sulle spalle con 29 punti, Gaddy che finalmente ha dato segnali di vita con 17 punti e 4 assist e gli italiani Imbrò e Cuccarolo, al career high con 11 punti. Anche coach Valli ha riconosciuto l’impresa dei suoi: siamo stati bravissimi, andando oltre l’immaginabile.

Dopo questa doverosa premessa però bisogna specificare che i due punti se li è presi Roma, e guardare avanti. La classifica dice che la Virtus è tredicesima, matematicamente fuori dalla corsa per le Final Eight (non che fossero un obiettivo, ma qualche giocatore ne aveva parlato), mentre dietro è tutto tranquillo, dato che Caserta e Pesaro continuano a perdere. Domenica le ultime due della classe si scontrano, e in qualche modo la classifica dietro si muoverà.
In vista della sfida contro Trento - che è ben più attrezzata e in forma di Roma - si spera di recuperare almeno uno tra Ray e Fontecchio, perchè col roster così ridotto all’osso - soli 7 giocatori - questa Virtus probabilmente non batte nessuno in questa serie A.
Poi ci sarà la pausa del campionato per l’All Star Game, e qui sarebbe doveroso muoversi sul mercato. La situazione economica del club è nota, e nessuno chiede stravolgimenti clamorosi. Però ci sono due situazioni scoperte che andrebbero assolutamente puntellate. La prima riguarda il sostituto di Portannese, che la Virtus cerca senza successo ormai da settimane. Serve assolutamente un esterno italiano che possa alzare la qualità degli allenamenti - che per Valli sono fondamentali - e dare minuti in campo in caso di necessità: in queste settimane di emergenza sarebbero serviti come il pane. Non è facile trovare un italiano che si liberi, ma che sia Spizzichini o chi per lui un innesto va fatto, anche perchè gli infortuni fanno parte del gioco e bisogna tutelarsi come si può.
Poi c’è la questione Gilchrist, che nelle ultime partite ha perso il posto da titolare a favore di Cuccarolo, e il suo minutaggio si è ridotto a circa 15’, nei quali comunque fa in tempo a combinare abbastanza guai, soprattutto dietro. A oggi, il centro del Maryland non è un giocatore di serie A, e andrebbe cambiato subito: trovare un sostituto dignitoso sarebbe probabilmente più facile (e forse anche meno costoso) che trovare un esterno italiano per la panchina.
C’è chi obietta che il gioco non vale la candela perchè la Virtus è già praticamente salva e che difficilmente arriverebbe un crack tale da farla arrivare ai playoff. Tutto vero, ma decidendo di cambiare un giocatore oggettivamente improponibile la proprietà darebbe un segnale alla propria “clientela”, ovvero al pubblico pagante, di voler fare la miglior stagione possibile con i (pochi) denari a disposizione. Inoltre - in caso di buona pesca - si potrebbe già avere il centro per la prossima stagione - nella quale tutti si aspettano un innalzamento del bugdet e quindi anche la possibilità di trattenere qualche giocatore - per non dover sempre ricostruire tutto da zero.

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