Intervistato da Elisabetta Ferri su “Il Resto del Carlino – Pesaro”, Riccardo Visconti ha parlato della sua importanza nel successo sul parquet della Tezenis Verona di domenica: “La verità è che noi, pur avendo dei punti di riferimento com'è giusto e naturale che sia in una squadra, siamo un gruppo di dieci giocatori che possono sostenere tutti il campo e dare una mano importante. Non succede in tutte le squadre”.

Poi il classe ’98 ha analizzato il suo rapporto con coach Repesa: “È un allenatore molto tosto e non si fa problemi a dirti le cose in faccia, sia quelle positive che quelle negative. Che tu lo voglia o no, di fronte a quest'atteggiamento devi fare un passo avanti. E io lo voglio. Alla base delle sue sgridate, sento comunque che vuole il mio bene e non lo fa per rompermi le scatole. Alla fine era il più contento per la mia prestazione”.

Proprio Repesa in questi mesi gli ha fatto capire “Che posso difendere. Mentre finora mi avevano messo in testa che non ero capace, non avevo la predisposizione a farlo. La differenza è che qui mi è stato detto come farlo e, pur commettendo ancora degli errori, sto migliorando. Il segnale più importante è arrivato nel finale quando sono stato tolto in un'azione d'attacco e rimesso dentro per la successiva azione difensiva: è la prima volta nella mia vita. Per me questo conta più dei 16 punti segnati”.

La testa va già alla sfida contro la capolista Virtus Segafredo Bologna di lunedì 26 dicembre alle ore 19: “Ne abbiamo già parlato: non abbiamo nulla da perdere e non sarà da questa partita che determineremo il nostro valore. Ci stiamo formando come squadra, abbiamo scollinato le nostre insicurezze e ormai sono più le certezze che possediamo. Alla parte tecnica penserà il coach, noi dovremo metterci una voglia estrema”.

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