Credevamo che l’arrivo di Legion avrebbe risolto una buona serie di problemi in casa Fortitudo (anche solo per il fatto che prima i problemi c’erano perché non c’era un Legion). Sicuramente, l’ex Reggio Calabria tanto male non sta facendo (18 di media e il 50% o quasi al tiro totale), ma c’è qualcosa, attorno, che sta venendo a mancare. Ed è quello che, chissà, porta la Fortitudo a fare buone partite, a non collassare mai, ma restando sempre con l’idea dell’interruptus. I calciofili potrebbero disquisire di squadra che fa manovra ma che non ha gente che faccia gol: qui uno c’è, ma evidentemente non basta. E Roseto lo ha dimostrato: 38 punti in 15’ grazie soprattutto a Legion, poi quando il giocatore si è un attimo assestato si è tornati a rotear palloni senza far altro. Dando quindi la possibilità agli avversari di crederci ancora, fino alla fine, fino alla vittoria.

Le cifre, in effetti, qualcosa lo dicono, così come anche Boniciolli che trova il problema nella necessità di avere un altro esterno che possa far canestro. Perché quelli attuali, oggi, non sembrano al meglio, anche forse per la contingenza dei malanni vari nello stesso settore. Intanto, però, Candi viaggia a 3/31 da 3 nelle sue ultime 10 uscite (e media punti segnati che è più che dimezzata), Montano è in rottura fisica, Ruzzier forse non sta dando quanto ci si poteva aspettare dopo le prime gare da smascherato. Insomma, abbiamo capito: come se, involontariamente, il cast si fosse deresponsabilizzato. Poi vero, Bologna ne ha 11 da far giocare – anche se questo fa rischiare, sul breve periodo, il non riuscire a mandarne in ritmo abbastanza, vedi il recente Italiano – e le altre spesso si fermano a 8, cosa da considerare quando si giocherà tanto. Ammesso e non concesso che tutti i giocatori siano davvero mentalmente pronti a vedere il proprio minutaggio ancora calante, per il bene della squadra: cosa che non sembra, almeno da qualche sguardo, del tutto accettata. Però, adesso, resta l’idea di avere sempre una scimmietta, sulle spalle, che di scendere non ne vuole proprio sapere. Soprattutto in un ambiente, come quello della Fortitudo, dove ogni sconfitta ha effetti collaterali (e giudizi sferzanti) molto superiori al peso specifio effettivo del risultato.


Shine on you crazy diamond - I primi 15’ di Legion, che poi dopo (cesto finale a parte) si è accoccolato ad ascoltare il mare abruzzese, chissà. L’attenzione di Campogrande, la solidità di Gandini.

Another brick in the wall - Il sospetto che Mancinelli non riesca ad aggredire nel modo migliore, e che Knox sia più cifre che non reale impatto. Sugli esterni, abbiamo già detto abbastanza.

(foto VALENTINO ORSINI)

ROSETO - FORTITUDO: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE