Marco Sanguettoli, ora responsabile del settore giovanile a Cento, è stato intervistato da Alessandro Gallo sul Resto del Carlino. Ecco le sue parole:

Sanguettoli, come sta Bologna? Non lo dico io, lo dicono i risultati. Se ci sarà un derby in A2 significa che qualche passo indietro è stato fatto. Abbiamo vissuto momenti migliori.

Lei è il coach che ha lanciato Belinelli. Quando rivedremo un giocatore del genere? Diffìcile da dire. Serve una concomitanza di fattori. La materia prima, soprattutto, poi il fattore motivazionale. E infine fortuna e salute fisica.

E il ruolo del coach? E' molto piccolo, credetemi.

Eppure Marco quando torna qua si affida alle sue mani. Fa parte delle motivazioni. Poi credo si possa migliorare anche a trent'anni. Continuando a lavorare e potendo godere di un buon supporto tecnico e fisico.

Virtus e Fortitudo ripartiranno dai giovani? I due club, storicamente, hanno sempre investito tanto sui giovani. Ma se c'è un derby da Eurolega magari non è semplice, per un ragazzo, dare tutto e subito. In A2, forse, sarà diverso. E magari saranno richiamati giocatori che sono passati di qua.

Lei ne ha allenati tanti. Sinceramente non lo so. Alcuni, magari, sui quali c'erano grandi aspettative, si sono fermati. Altri, invece, sono esplosi.

Facciamo qualche nome di chi, magari, è andato oltre. Non l'ho allenato io, ma Consolini. Gazzotti però in A ci sta bene. Faceva parte della covata dei Moraschini, Vitali, Baldi Rossi e Tommasini. Ha lavorato bene.

E Negri? A Treviso sta andando bene. Faccio un altro nome, Luca Vitali. Sotto il profilo tecnico era straordinario. Magari c'erano dubbi sul fisico. Luca è stato bravissimo a lavorare e a toccare grandi vette, Nazionale compresa.

Veniamo ai giovani di oggi di Fortitudo e Virtus. Mi piace molto Candì: ha giocato con personalità all'esordio in A2. Non possiamo più considerarlo giovanissimo, perché è del 1992, ma anche Matteo Montano è funzionale.

E in Virtus? Beh, credo che due ragazzi come Tommaso Oxilia e Lorenzo Penna debbano sfruttare nel migliore dei modi le opportunità che avranno.

Ma dopo tanti anni in palestra, con i giovani, qual è il suo segreto? In palestra ci sto volentieri, le motivazioni non mi mancano. E poi sono uno che prova ancora soddisfazione quando, dopo due mesi di lavoro specifico vedo che un ragazzo usa di più la mano sinistra.

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