Tutto sommato non è nemmeno una novità, quella per cui quando si parla di Fortitudo si parla di tutto tranne che di campo, e allora passa quasi come abitudine l'aver studiato in questi giorni non tanto le problematiche di gioco ma la successione al Quirinale biancoblu, che a quanto pare scotta così come quello romano. Provando ad entrare un attimo in palestra e a ragionare di palla che rimbalza, se non altro si sa che domenica è partita da semimacello, ergo che si vada cercando di stare a galla e capire chi ne ha voglia e chi no. Mancherà Feldeine, e vai a capire come si possa tradurre macumba in islandese: Google translate suggerisce un bolvun, ma vai te a sapere. Di certo, quando piove grandina, quando grandina nevica, e quando la stagione nasce storta tutto viene di conseguenza.

Come si dice da tempo, ci sarà un momento per capire come mai non si azzecchi uno straniero che uno, chi metta insieme giocatori che non saltano la Gazzetta (senza inserti) e che non sappiano difendere, ovvero che non capiscano il famoso concetto di amalgama. Ora tocca a Martino l'amaro calice di rendere pera quel che è mela e provare ad uscire fuori da una situazione agonisticamente drammatica, in cui ci si è entrati non per colpe sue ma da cui non si è ancora usciti per mille e non più mille ragioni. Il resto dopo, ora si superi il Forum senza ulteriori ferite nell'anima e poi si cerchi il quorum per salvarsi.

Milano, quindi. E solita solfa di prepartita su quanto sia lungo questo roster, su quanta scelta abbia Ettore Messina, nonostante l'impegno di questa sera in Eurolega. D'altronde parliamo di una squadra che fino ad oggi in campionato, bambini a parte, ne ha mandati in campo 18: dai 365 minuti di Devon Hall, il più utilizzato, ai 23 di Tommaso Baldasso, prevedibilmente (ma anche fermato dal Covid) ai margini. Poi tutti gli altri, che finora ne hanno vinte 13 su 15, che in casa vincono con 18 punti di divario medio e ne beccano meno di 70, ma che avendo perso le ultime due in trasferta, in particolare quella più recente a Pesaro, è difficile pensare che arriveranno a questa partita con l'idea di ulteriori regali. Che magari si provi ad evitare lo sfondone della scorsa stagione, quando anche Luca Dalmonte non potè far altro che prendere atto della accidia difensiva dei suoi: finì a -26, ringraziando che Milano chiuse l'ultimo quarto in ciabatte, e infilando 21 triple davanti a mani che mai ci provarono, a replicare.

Si gioca domenica, ore 17.30, diretta Eurosport2, Discovery+ e Radio Nettuno Bologna Uno.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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