Gli snodi del futuro Fortitudo: compagine societaria, dirigenza, squadra

Soci, dirigenza e squadra. I vari nodi di questa tarda primavera Fortitudo, mentre in finale ci vanno Rimini e Cantù, seconda e terza in regular, e mentre il 3-0 brianzolo contro Rieti (complice pure un rimontone da -14 a inizio ultimo quarto in G3, vinta poi in overtime) dimostra che la montagna di Brienza non era poi cosa facile da scalare. Lo scossone-Malaguti era previsto, dato che sul piatto certe quote mancavano già da un po', ma intanto qualcuno dovrà pensarci in attesa di vedere quelle quote come verranno ripartite: si vada per ora di Tedeschi-Gentilini, poi si vedrà. Quel che conta è che la ricapitalizzazione sia stata fatta, il resto alle prossime puntate.
Ci sarà poi da cambiare qualcosa nel settore scrivanie, laddove un GM sarà da andare a firmare il prima possibile, per evitare che anche quest'anno, stavolta senza giustificazioni, si arrivi sul mercato quando i pezzi migliori sono andati via e si deve fare con quel che c'è: l'unico nome uscito dagli spifferi è quello di Simone Giofrè, in uscita da Treviso. Si aspetta, pure qua, sapendo che di tempo ce ne sta, ma non all'infinito.
Dopo di che, via alla rumba del mercato: si ripartirà da Fantinelli e Bolpin, e questo lo sappiamo. Si dovranno valutare eventuali ri-conferme di chi c'è già (Mian? Sabatini?) ma, come raccontato da Caja, prima ci sarà la ricerca degli stranieri. Salutata la formula doppio lungo, al netto del fatto che Gabriel di ruolo era un lungo come lo scrivente è il figlio segreto di Lady Diana e Damiano dei Maneskin, si cercherà un esterno che dia dinamismo e punti assieme ad un lungo di solidità. Easier said than done, ma da qui si partirà. Poi ci saranno i saluti: potrebbero essere al passo d'addio lungoresidenti come Aradori e Panni, ma per ora tutto è in divenire.