La Virtus a Varese si è presa una vittoria decisamente importante. I due punti servivano in chiave Final Eight - al momento i bianconeri hanno 12 punti (6 vinte, 6 perse) e sono ancora nel gruppo del settimo posto, assieme a Cantù e Trento - ma con scontro diretto sfavorevole con entrambe - ma soprattutto servivano per dare continuità alla bella prova di Torino.

Su un campo ostico, dove non si faceva risultato dal 2009, è arrivata quella vittoria in trasferta che mancava da due mesi e mezzo, dal 14 ottobre a Pesaro. Certo, Varese aveva due assenze pesanti (Waller e Hollis), e la Virtus una (Lafayette), ma pur con rotazioni cortissime la squadra di coach Caja ha fatto una partita di altissimo profilo, con una grande difesa che ha spesso messo in difficoltà la Segafredo. I bianconeri però, pur con momenti di difficoltà ed errori vari, pur tirando peggio degli avversari e catturando meno rimbalzi, sono stati sempre lì, senza mai avere un vero passaggio a vuoto e restando sempre attaccati alla partita. E nel finale dei tempi regolamentari avevano praticamente vinto. Poi due errori ai liberi (Slaughter prima, Aradori poi) e sopratutto la frittata del mancato fallo sul +3, rimarcata da Ramagli in conferenza stampa. Tripla di Wells e overtime, dove però i bianconeri hanno preso il sopravvento, presi per mano da un Alessandro Gentile davvero mostruoso. Il numero zero - rimasto l’unico giocatore sempre in doppia cifra in tutte le giornate di campionato - ha tirato fuori una prestazione da 32 punti (career high), giocando sia da tre che da quattro, e facendo vedere tutto il repertorio offensivo, dal post basso al tiro dai 4-5 metri, e anche alla tripla, come quella che ha chiuso la gara. Bene lui, ma anche parecchi altri, tra cui un Baldi Rossi inserito e decisamente positivo. Vinta due volte, ma vinta.

Poi non tutto è andato benissimo, e c’è chi ha fatto fatica (Ndoja, Lawson, e anche Stefano Gentile nonostante gli 8 assist); serve anche maggiore lucidità, ma questa volta il bicchiere è decisamente mezzo pieno. Di cose da migliorare ce ne sono ancora parecchie, ma un altro passo in avanti sembra sia stato fatto.

Infine, il ricorso di Varese e le proteste di coach Caja. I passi di Tambone in contropiede sono apparsi netti, mentre sull'azione incriminata nell'ultimo minuto dei supplementari c'è stato un vistoso errore del tavolo, con cronometro dei 24" partito in ritardo e azione di Varese durata 28 secondi. Da regolamento, però, per un episodio del genere il reclamo non è ammissibile, pertanto si presume che tale reclamo sarà rigettato, e la partita omologata col risultato del campo.

IL VIDEO DELLA TRIPLA DECISIVA DI ALE GENTILE
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91