Zanetti: il palasport è il mio cruccio. Resterò almeno fino alla sua consegna
Massimo Zanetti ha parlato ad Andrea Zanchi sul Resto del Carlino.
Un estratto delle parole del presidente e azionista di maggioranza della Virtus.
Il Palasport è il mio cruccio, ci andiamo dietro dal 2019. Sembra che sia finalmente in dirittura d'arrivo, grazie al sacrificio di tutti, dalla Fiera al Comune, un po' di lavori sono stati cominciati. A me hanno garantito che lo avremo nel 2026. Io resterò alla guida della Virtus fino alla sua consegna, perché il mio orgoglio è quello di poter dare questa nuova struttura alla città di Bologna. Io resterò senz'altro fino fino ad allora, ma poi non è detto che non vada avanti ancora: la pallacanestro per me è veramente una gioia.
È vero, sui risultati di quest'anno ci sono dei problemi: in campionato andiamo molto bene, in Europa è decisamente più dura. Quasi tutte le partite che abbiamo perso, le abbiamo perse negli ultimi secondi di gioco per un canestro in meno, come contro Parigi, mentre quelle che abbiamo vinto le abbiamo vinte per un canestro in più.
Tutte le nostre avversarie si sono rinforzate e che quasi tutte sono sullo stesso livello: ogni partita si decide, in un modo o nell'altro, negli ultimi secondi. La Virtus ha sempre lottato alla pari con tutti e dunque io sono ancora fiducioso che a un certo punto torneremo a vincere anche in Eurolega, ci sono ancora tante partite.
Banchi? Non si può dire che la squadra ha giocato male, o che l'allenatore ha sbagliato. Non vedo sue colpe: ho la massima stima e la massima fiducia in Luca Banchi, abbiamo un contratto con lui e lui deve stare tranquillo e, per quello che mi riguarda, fare il suo lavoro senza problemi.
Mercato? Ci sono giocatori che stanno facendo fatica, ma non posso nemmeno dire che sono stati sbagliati gli acquisti, perché i giocatori sono così, a volte hanno momenti di crisi e poi tornano a essere validissimi.
In società c'è la massima tranquillità, la Virtus per me è una gioia e mi dà tanta soddisfazione e tanta allegria. Come ho fatto anche per il mio Gruppo industriale, a un certo punto mi è sembrato giusto e doveroso far entrare un socio e ho fatto entrare in società il mio amico Carlo Gherardi. Ho voluto mantenere la maggioranza proprio perché voglio gestire la Virtus fin quando a un certo punto me ne andrò.
Obiettivi? L'unica coppa che mi manca in questa gestione è la Coppa Italia: magari la sfortuna che abbiamo in Eurolega ci premierà in Coppa Italia. Il campionato? Qui stiamo andando benissimo.