Alla fine si è arrivati al punto di non ritorno, ovvero la comparsa - nella curva bianconera - di uno striscione contro Ettore Messina, firmato Vecchio Stile. E nel corso della partita di ieri c'è stato anche un coro contro il coach di Milano.

La cosa ovviamente non è passata inosservata, perchè si parla sempre dell'allenatore più vincente della storia della Virtus, almeno per ora. In bianconero Messina ha vinto tre scudetti, quattro Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e due Euroleghe, e anche se la sua ultima partita allenata in bianconero risale al 2002, ovvero vent'anni fa, era ovviamente amatissimo, tanto da ricevere un'ovazione quando si presentò a palazzo per le finali di A2 nel 2017, invitato da Alberto Bucci.

Cosa è successo poi? Intanto, Bucci lo chiamò in Virtus e lui disse no, e questo si seppe - per bocca dello stesso Messina - solo dopo la scomparsa del presidente bianconero.

Poi, ovviamente, la firma per Milano, ovvero la più grande rivale della Virtus in tutti gli aspetti: per la disponibilità economica della proprietà (Armani vs Zanetti), per l'Eurolega, per il campionato italiano. Insomma, la concorrente numero uno.
Al primo incontro tra le due squadre, a dicembre 2019, per Messina alla Segafredo Arena ci furono solo applausi, e lui ringraziò il pubblico bianconero per l'accoglienza.

Da lì in poi, però, le cose sono peggiorate. Intanto, durante le fasi iniziali della pandemia Messina approvò la frettolosa decisione di annullare il campionato, cosa che alla Virtus - che stava dominando la stagione - non andò giù. Col senno di poi, si sarebbe potuto attendere e finire la stagione in una bolla, come fatto ad esempio in Spagna.
Poi fece discutere anche la sua proposta di novembre 2021 di sospendere le coppe e andare avanti solo coi campionati nazionali, e anche questa ai bianconeri non piacque molto, per usare un eufemismo.
Poi in generale qualche dichiarazione tipo solo una eventuale vittoria nei playoff contro Bologna potrà portare a una pacificazione con noi stessi, e gli atteggiamenti in panchina, che però sono gli stessi di vent'anni fa, perché Ettore Messina è sempre lo stesso. Anche qualche lotta sul mercato tra le due società (Moretti, Alibegovic, Ricci, ecc.) non ha contribuito a rilassare le cose. Fatto sta che a ogni incrocio è arrivato qualche applauso in meno, e qualche fischio in più, fino ad arrivare allo striscione di ieri.

Sui social, i tifosi sono divisi. C'è chi ha contestato lo striscione, ricordando quanto Messina ha fatto per la Virtus, e il fatto che lui stesso abbia detto che non si sentirà mai nemico della società bianconera, e c'è chi invece approva, visto che ormai il coach veneziano è il condottiero della principale rivale. Di sicuro nel rapporto tra Messina e i tifosi bianconeri qualcosa sembra essersi è rotto, e sarà difficile aggiustarlo.

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