(foto Valentino Orsini)
(foto Valentino Orsini)

Le parole di Devis Cagnardi alla presentazione della Fortitudo 2024-2025

"Ci sono delle belle facce, le sensazioni sono positive. Sono soddisfatto, abbiamo un gruppo di ragazzi motivati e affiatati, perchè molti hanno già giocato insieme. Poi il campo darà tutte le risposte.
Avere persone che si conoscono aiuta molto a livello di relazioni, dal punto di vista tecnico abbiamo cambiato un americano, Aradori a oggi non è un giocatore giocante, quindi abbiamo tre quinti del quintetto. Però a livello di reazioni emotive aiuta molto, è un bel passo avanti per un allenatore.
Avremo quattro amichevoli, il 28 a Codogno contro Piacenza, il 4 settembre saremo a Castelnuovo Monti contro Reggio Emilia. Poi due partite ravvicinate contro Nardò qui a Zola e poi due giorni dopo a Castelfiorentino contro Livorno. Poi il calendario ci proporrà una Supercoppa, che potrebbero essere due partite, e poi si comincia, mercoledì-domenica, mercoledì-domenica, gli infrasettimanali saranno tanti, i primi due mesi sono molto probanti, a livello di impegno.
Il livello del campionato si è alzato? Sicuramente, basta leggere i roster. Ci sono meno squadre, i giocatori di livello sono sempre quelli, le squadre sono più talentuose. Non azzarderei pronostici, ci sono sicuramente squadre molto attrezzate ma vedo gruppi molto pericolosi anche altrove. 
Cantù ha qualcosa più delle altre? Io guardo al presente, al passato ci guardo poco e il futuro arriva alla prossima partita. Credo anch'io che Cantù abbia un roster molto forte, così come Udine. Le due retrocesse - Pesaro e Brindisi - hanno roster importanti, così come Rimini. E' vero, non c'è una Trapani, poi magari il capionato dirà il contrario, ma ci sono almeno 10-11 squadre, e non sto esagerando, che possono vincere il campionato.
La Fortitudo? Solo il lavoro dirà dove ci collochiamo. Abbiamo costruito un roster che può essere efficace ed efficiente, non sappiamo fino a quanto potremo esserlo. Non voglio dire che partiamo ad handicap, ma abbiamo un giocatore molto forte inizialmente fuori e subito quattro trasferte nelle prime sei. Non voglio chiamare pazienza da parte della piazza, è un concetto che nello sport non esiste, a Bologna e da nessun'altra parte. Però chiaramente avremo bisogno di testare il vero valore della squadra da gennaio in poi. 
La mia idea di basket? Sono sempre banalità quando si risponde a questa domanda, ma io credo che condivisione sia la parola chiave. Non solo della palla, ma anche della parte difensiva, della fatica, delle responsabilità del gruppo."

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