(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Altro mese fatto di più sorrisi che dispiaceri, gennaio, per una Fortitudo che forte del 3-1 mensile, agguanta il primo obiettivo (non dichiarato) stagionale. La vittoria netta con Cividale regala difatti ai ragazzi di coach Caja la qualificazione alla Coppa Italia in programma a metà marzo. Un test per confrontarsi, a seconda del piazzamento finale, con altre big programmate per fare il salto di categoria, fra cui la corazzata Trapani e Cantù per dirne due.

Il mese era iniziato con un’altra grande cavalcata nel big match della Epifania contro Udine al Paladozza: 68-54 il finale (Freeman 13+14), replicando più nel gioco che nei numeri finali, la “rullata” subita nel match di andata in Friuli, unico vero passaggio a vuoto dell’aquila fin qui. Nella vittoria a Piacenza di sette giorni dopo, è la panchina a battere un piccolo colpo, con segnali da Morgillo (13 punti in 14 minuti) in una serata durante la quale i big, fra i due USA ed Aradori, arrancano nel trascinare la squadra. La scossa però non assopisce le nuove voci di mercato che portano alla figura di Woldetensae, chiuso a Varese dall’arrivo di Mannion, più offerto che cercato dalla Effe, ma che riapre l’infinito dibattito sul dare qualità alla panchina.

La sconfitta a Cento, unica macchia mensile, rimette in evidenza la solita tiritera sull’affidamento dei non titolari: senza Aradori e con Bolpin e Freeman in condizioni precarie, la Flats Service che parte con tre innesti nel quintetto iniziale, soffre, rincorre, arrivando nonostante tutto ad un tiro dalla vittoria. Il resto è storia nota, con gli scambi verbali - non amichevoli - nell’immediato dopo gara fra Carlos Delfino ad alcuni suoi ex tifosi.

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