Vedendo le immagini della rissa di ieri, un bolognese appassionato di basket non può non ripensare al “Neuroderby” del 1998, quando i protagonisti furono Abbio e Fucka prima, Danilovic e Myers poi, e infine più o meno tutti. Ma lì si trattava di Eurolega, e le sanzioni non erano comminate dalla FIP. In Italia - da sempre - la Federazione ha questa regola abbastanza strana, e probabilmente unica: una giornata di squalifica (del giocatore o del campo) si può - e in alcuni casi si deve - communtare in multa, le successive bisogna scontarle. Cosa che toccherà fare ad Alessandro Gentile, avendo già commutato in multa una giornata di squalifica. Il numero zero bianconero starà fuori per tre partite, salvo eventuali riduzioni post-ricorso.
Per quanto riguarda il campo, abbiamo esempi recenti con la Fortitudo, che negli ultimi anni in due occasioni si è trasferita a Rimini per scontare la squalifica del campo del PalaDozza, entrambe le volte di due giornate.

Per i giocatori, invece, bisogna andare più indietro, e per quel che riguarda la Virtus vengono alla mente due episodi di oltre 20 anni fa.
Il primo riguarda la finale scudetto 1994 tra Virtus e Pesaro, con la rissa Coldebella-McCloud nell’intervallo di gara2, col play virtussino che termina la giornata in ospedale. L’episodio non fu mai mai chiarito del tutto (qui la ricostruzione, da virtuspedia) tra enormi polemiche il pesarese fu squalificato per tre giornate, il virtussino per due, e potè rientrare e giocare la decisiva gara5, che assegnò lo scudetto ai bianconeri.
Nella stagione successiva, Sasha Danilovic fu squalificato una prima volta dopo la partita con Varese, e pagò la penale. Alla seconda espulsione - a Pesaro - le due giornate di squalifica furono da scontare per intero. Danilovic infatti fu costretto a saltare il derby, quello che passò alla storia come il derby di “Morettovic”, con Paolo Moretti che con 26 punti trascinò i suoi alla vittoria.

FORTITUDO E VIRTUS, LE PAGELLE DEI QUOTIDIANI
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91