Simone Fontecchio è pronto a sbarcare in NBA, con un contratto biennale da 6.25 milioni di dollari offerto dagli Utah Jazz. Sarà il decimo italiano a fare il grande salto.
Si tratta di un giocatore fortemente legato a Bologna e alla Virtus, dove ha disputato tutto il settore giovanile. Non a caso Claudio Sabatini ha commentato con "un grande in bocca al lupo" la notizia.

Alla Virtus Fontecchio è legato anche da ricordi decisamente meno belli, dato che fu uno dei protagonisti della retrocessione del 2016. Svincolatosi, andò a Milano dove di fatto non trovò mai spazio, e fu ceduto in prestito prima a Cremona e poi a Reggio Emilia, senza brillare particolarmente.

Nell'estate 2019 fu vicinissimo a tornare alla Virtus, fortemente voluto da Sasha Djordjevic. Accordo già fatto, poi la società cambiò idea, anche perchè i tifosi organizzati non vedevano di buon occhio il ritorno di un giocatore con il quale ci si era lasciati molto male dopo la retrocessione. Luca Baraldi chiosò così: Uno, non siamo la seconda scelta di chi non va a Milano. Due, Fontecchio non s’era lasciato bene con la nostra tifoseria e io a queste cose di maglia ci guardo..

Quel Fontecchio, in ogni caso, era un giocatore ben diverso da quello che poi è diventato, infatti all'epoca in pochi si strapparono i capelli, questo va ricordato. L'esplosione è avvenuta all'estero, e onestamente in pochi se l'aspettavano.
Due grandi stagioni in Eurolega, prima all'Alba Berlino e poi al Baskonia (11 + 4.4 rimbalzi di media), e in mezzo un'estate fantastica con la Nazionale, con Olimpiadi da 19.5 punti di media con il 45% da tre.
Mai come nel suo caso lasciare la "comfort zone" italiana è stato positivo, insomma. Da parte di tutto il basket italiano, un grande in bocca al lupo.

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