Abituati al fatto che spesso giocare è l'unico modo per distrarsi in mezzo ad altre cose, l'idea che si non si tornerà in campo da qui ad altre due settimane potrebbe non essere un gran notizia, per l'attuale mondo mediatico Fortitudo. La pausa potrà permettere a Dalmonte di inserire al meglio la coppia Vasl-Candussi, che dovrebbe finalmente dare una quadra ad un roster che fin dall'inizio era sembrato sbilanciato e non sempre coerente con le necessità. Vasl va a coprire il buco tra gli esterni che era stato deciso già in agosto, in un ruolo dove negli ultimi anni nessuno è stato in grado di fare bene o di uscirne comunque con risultati accettabili. Candussi, dal canto suo, dovrebbe essere una certezza. Dovrebbe, perchè qua, come si è visto, spesso si è stati Re Mida al contrario.

Il resto gira attorno, con il pissipissibaobao delle separazioni in casa già ben raccontati da Marco Calamai ai nostri microfoni (che in realtà non erano microfoni ma, insomma, si dice sempre così) e poi accennati da Matteo Gentilini l'altro giorno a Stadio: divisioni interne alla società che portano poi a giocatori non sempre sintonizzati sulla via giusta, un allenatore rimasto sulla panchina perchè la linea presidente-sponsor ha prevalso su altre (Giancarlo Sacco, come già riportato da valetalgei.com, con tanto di cronologia su chi ha poi fatto ad altri richieste di cancellazione) che erano state proposte per altre ragioni, e un clima che chissà riuscirà ad uscirne aggiustato, se non ripulito, in queste altre due settimane di sosta. Intanto è uscito Davis, che forse non abbiamo capito, qui a Bologna, dato che nel comunicato stampa di presentazione, a Trapani, è stato definito come giocatore lettone: va bene, ad ogni modo siamo pronti a leggere di sue clamorose prestazioni sicule, seguendo la norma recente per cui chiunque arriva in Fortitudo con credenziali, gioca come se fosse alle prime lezioni di minibasket, se ne va e ritrova le prestazioni canoniche.

Intanto, con l'esclusione di Ferrara, classifiche ricostruite e maggiori possibilità di raggiungere il sesto posto, a meno di rimonte clamorose da dientro: verranno rimborsati gli acquirenti di biglietti singoli, mentre non sembra per ora previsto nulla a favore degli abbonati, quando in precedenza ricalcoli ratei o altre cose avevano impattato l'assenza di una partita a tutti gli effetti pagata. Vero che le condizioni di abbonamento non prevedevano iniziative in casi come questi, ma visto l'andazzo non sarebbe una cattiva idea, mediaticamente parlando, venire incontro ad una tifoseria che, tra sconfitte e vociare di discussioni tra proprietari, consulenti, sponsor, allenatori e giocatori, si chiede se non si è finiti dentro l'ennesima soap opera in salsa Fortitudo. E si chiede, soprattutto, se non si possa per una volta provare a remare in una unica direzione, che faccia il bene della squadra e non di certi singoli.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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