Se il bastonarsi durante la settimana porta a queste partite, allora siano pure Uomo Ragno, Joker, ma anche Jack lo Squartatore e il mostro di Firenze, i prossimi sparring partner degli allenamenti Fortitudo. La domenica sera diventa dolcissima, per Bologna, dopo le fake news della vigilia e, soprattutto, dopo 25’ in cui c’è stato poco da salvare in una gara dove solo qualche fiammata era stata utile per non far scappare Treviso anche oltre la doppia di vantaggio. Niente difesa, attacco troppo vincolato alla buona ma prevedibile ricerca dell’area, e problematiche varie a permettere il quasi 2 in schedina. Poi, con Cinciarini e Mancinelli a ridare razionalità su entrambre le metà campo, il cambio della guardia, il cambio della rumba, e una di quelle tante rimonte a cui il Paladozza ha abituato. Indipendentemente da categorie, giocatori propri, avversari.

E alla fine bene così, facendo 46-31 a rimbalzo e chiedendosi come mai cotanto dominio non sia stato utile per evitare di doverla portare fino al 35’. Ma questa partita è stata vinta facendo esattamente quello che non ci aspettava. Ovvero aspettando, attendendo, e puntandola sul lungo periodo: non scontato, viste le disquisizioni sull’anagrafe, sul fisico, sul fiato, sull’ossigeno eccetera. Non dimenticando che manca ancora Sims (e Stephens, dopo i gol dell’esordio, è parso anche ieri opaco) e che la cosa aiuterà piano piano. Però ora si è 3-1, andandola a vincere anche e soprattutto con una difesa che, nel secondo tempo, per una decina di minuti non ha concesso cesti dal campo. Allora, ‘sta Fortitudo sa anche difendere: ora sarà importante vedere di esportare l’entusiasmo anche in trasferta, per far quadrare il cerchio.


Grande, grande, grande - Cinciarini e Mancinelli per come hanno messo i puntini sulle i, Robertson per come si è fatto trovare pronto dall’arco, e Stipcevic che non la metterà nella classica vasca ma, se non altro, mette in ritmo chi invece nella vasca riesce a metterla. Il clima, ma non è una novità.

Parole, parole, parole - Imbarazzante la versione madame Tussaud di Leunen durante il primo tempo. Bravo Martino a capire che non era giornata, e a preferirgli altri: ci sarà il tempo di recuperare. Serate che possono succedere.

FOTO DI VALENTINO ORSINI/ FORTITUDO PALLACANESTRO BOLOGNA

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