L'8 giugno 1919, proprio cento anni fa quindi, all'Arena Civica di Milano, fu disputata quella che viene considerata la prima partita ufficiale di basket-ball in Italia.
Certo la palla al cesto, come veniva anche chiamata, era conosciuta già dal 1907. L'insegnante Ida Nomi Pesciolini e le sue ragazze della Mens Sana in Corpore Sano di Siena avevano tenuto delle esibizioni. Era, però, considerato un gioco ginnastico e non uno sport, con regole particolari, senza palleggio ad esempio, con canestri senza tabelloni e con la retina chiusa sul fondo.
La prima partita vera di 5 contro 5 in Italia, con due tempi di gioco da 20 minuti, fu quella dell'8 giugno 1919.

GIRO D'ITALIA. La scelta del giorno e del luogo non fu causale. All'Arena era atteso il Giro d'Italia per la tappa conclusiva dell'ottava edizione. Una folla immensa, circa trentamila persone, attendeva l’arrivo dei 15 corridori "superstiti", come epicamente li definì "La Gazzetta dello Sport". Giro che fu vinto da Costante Girardengo.

Apparve subito chiaro agli organizzattori che la popolarità e il seguito del ciclismo all'epoca era tale che sarebbe stato impossibile trovare un impianto a Milano che permettesse di accogliere tutti gli appassionati e i tifosi delle due ruote. Così pensarono di operare una selezione facendo pagare un biglietto d’ingresso all’Arena, intrattenendo, però, il pubblico pagante anche con spettacoli di vario genere nell'attesa dell'arrivo dei ciclisti. Il ricavato dei biglietti "strappati", come riportava e assicurava il "Corriere della Sera", andò al Comitato di beneficenza del Rione Loreto, che lo utilizzò «per la creazione di una palestra popolare di educazione fisica».

Il programma prevedeva "gare atletiche" di vario genere, staffette fra squadre militari (la Prima guerra mondiale era terminata da pochi mesi e in parecchi erano ancora in attesa del congedo) ed anche sfide di tiro alla fune. Fra i vari spettacoli disponibili, uno in particolare attirò l’attenzione dei fortunati possessori del biglietto d’ingresso, in cui dieci atleti (cinque per ciascuna squadra) si sfidavano in canottiera e mutandoni tutti intenti a indirizzare, con le mani, un pallone di cuoio dentro un cerchio di ferro posto in alto, davanti a un tabellone di legno.

AUTIERI ED AVIATORI. Protagonisti dell’incontro furono da una parte gli autieri della 2ª Compagnia Automobilisti di Monza, in tenuta gialla, dall’altra gli Aviatori della Malpensa, in maglia azzurra. Autieri e Aviatori, in realtà, avevano già giocato contro il 30 aprile sul nuovo campo della Malpensa (finì 33-3 per gli Autieri) e il 16 maggio sul campo sportivo della Villa Reale di Monza (nuova vittoria per gli Autieri, ma di misura, per 13-11), mentre gli Aviatori, sei giorni prima, a Gallarate, avevano stracciato in un'altra amichevole gli studenti della scuola “Cavalli e Conti” di Milano 35-3.

"La Gazzetta dello Sport" si sofferma sul gioco espresso in campo, parlando degli “attaccanti” degli Aviatori Baccarini e Bianchi, che «hanno potuto sbizzarrirsi nel centrare (traduci: segnare, ndr) come e quando hanno voluto», e «dell’inesauribile tenente Bagnoli, nel suo duro e faticoso lavoro di centro». Dalla cronaca emergono due elementi su tutti. Il primo, che fa un po’ sorridere, parla di giocatori che giocano in attacco (gli Avanti) e di altri che stanno in difesa (le Guardie), sul modello del calcio. Il secondo è quanto mai moderno: si parla del ruolo del Centro, che faceva avanti e indietro tra attacco e difesa.

Secondo "La Gazzetta dello Sport" quella dell’8 giugno è la quarta partita di quell'anno, ma i trentamila spettatori dell'Arena, la trasformano, e a ragione, nella prima ufficiale. Certamente non erano ricercate le strutture: il campo di gioco era l’erba del prato dell’Arena, i tabelloni erano quanto mai provvisori e le righe tracciate con polvere di calce erano solo quelle esterne (nessun segno, invece, di quelle che delimitano le aree, solo una riga indicativa per i tiri liberi).

La partita prevedeva due tempi (“Times”, all’inglese, come li definisce il cronista) di 20 minuti ciascuno con un intervallo di 10 minuti. Nel primo tempo si assistette a una certa superiorità degli Aviatori, mentre la ripresa è a favore dei più esperti Automobilisti. Fra questi si mette in luce il caporalmaggiore Sessa, “attaccante veloce”, mentre il capitano della squadra, Muggiani, viene descritto come «distributore eccellente e conduttore di squadra preciso, calmo e scientifico». Insomma: una sorta di play ante litteram… Per gli spettatori il “basket-ball” è un’assoluta novità e di conseguenza i fischi dell’arbitro Goldbold, un pastore YMCA, che, citando sempre la Gazzetta “ha dato prova di grande perizia», non vengono del tutto compresi nonostante si sia provveduto a consegnare, prima della partita, una sorta di regolamento.

"La Gazzetta dello Sport" scrisse che «il match di basket-ball, per la prima volta eseguito davanti a un pubblico immenso, ha suscitato un interessamento assai vivo». Più stringato, quasi lapidario, il commento del "Corriere della Sera": «Partita interessante e giocata con slancio». Il quotidiano milanese sbagliò il punteggio finale, riportando il risultato di 8-8. In realtà l’incontro terminò 11-11, ma nella sostanza poco cambia. Parità di punti realizzati, dunque, proprio come pari risulta il computo dei falli: 2 per parte.

UNA FEDERAZIONE AUTONOMA.Il ghiaccio era rotto, il basket era definitivamente sbarcato in Italia ed era destinato a restarci: due anni più tardi il 21 dicembre del 1921, dieci società milanesi, approvandone lo Statuto, elessero Arrigo Muggiani e suo fratello Marco, giocatori della squadra degli Automobilisti di Monza, come primo Presidente e primo Segretario generale della Federazione Italiana Basketball, sancendo così la nascita di una Federazione autonoma per la pallacanestro. Ma questa è un'altra storia...


Arena di Milano, 8 giugno 1919
Aviatori Malpensa-Automobilisti Monza 11-11
Automobilisti Monza: tenente Arrigo Muggiani (capitano), sergente maggiore Marco Muggiani, caporalmaggiore Sessa, soldati Bullé e Durante.
Aviatori Malpensa: tenente Baccarini (capitano), tenente Bagnoli, tenente Balestra, sottotenente Bianchi, sergente Pecollo.
Arbitro: Goldbold

La prima partita ufficiale (i giocatori di entrambe le squadre appaiono nella foto qui sotto) sarà ricordata e celebrata domenica 9 giugno a Milano alle Finali Nazionali U18 maschile e femminile, in piazza Città di Lombardia 1.


Grazie a Luca Condini per la preziosa collaborazione e per le ricerche effettuate

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