(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Scaligera-Fortitudo nel nome di Dylan

Un pullman da Bologna per ricordare che l'amicizia non muore mai


Di solito li chiamano gemellaggi… Stavolta il termine è riduttivo.

Metti un giorno d’inverno a Verona, una domenica in cui, i “cinni” incontrano i “butei”.

Capiterà domenica prossima, ben prima che i riflettori si accendano sulla partita di cartello dell’A2 girone rosso tra la Tezenis Scaligera Verona e la Flats Service Fortitudo Bologna.

Match di cartello, certamente , di questo girone. Ma per una volta, la vigilia pare scavalcare il match.

Le squadre cercheranno sul parquet di superarsi, ma dopo che i tifosi degli uni e degli altri si saranno riuniti insieme, in amicizia.

Sarà come rivedere il meraviglioso sorriso di Dylan, che amava la pallacanestro, l’aveva giocata e poi vissuta anche nel ruolo di sostenitore.

C’è chi dice che Dylan non sia più con noi…Balle! Guardate bene, perchè è una fake new. Certo, il corpo di Dylan non è più su questa terra.

Nascere e morire sono le uniche certezze che chiunque persona ha, in questo mondo. Ma ci sono tuttavia figure illuminate.

La loro luce, quella che hanno distribuito fino all’ultimo, con una generosità senza eguali, sopravvive. Rimane accesa come il fuoco di una raffineria. Indica la strada. Insegna il valore della vita.

Dylan giocava guardia nelle Minors veronesi, in ospedale aveva conosciuto Lambo, anche lui un ex ala delle serie minori di Bologna. Hanno parlato a lungo, trovando il filo comune della pallacanestro.

Ora sono lì, in un palchetto molto speciale, uno vicino all’altro, da cui guarderanno la partita. Non possiamo vederli, ma ci sono. Noi invece saremo qui, attorno alle nostre squadre del cuore, gli uni e gli altri. Nel nome di un’amicizia che non muore mai.

Dylan, veronese, nei mesi scorsi è stato adottato dalla Fortitudo, nel nome di Lambo, ma non solo. L’esempio di Dylan è stato per tutti noi un dono.

Ci ha regalato il sorriso, era il suo emblema, avrebbe potuto rannicchiarsi non lo ha fatto.

E’ questo che ci dà la certezza che il suo sorriso non si spegnerà mai.

E’ il sorriso di mamma Laura. Siamo venuti qui a Verona, da Bologna per ringraziarti. Ti terremo con noi, per sempre. Così faranno i tuoi amici che abbiamo accanto.

Siamo una sola squadra L’Infame in nero non ha vinto, Dylan.

Forse lo crede, esibisce un certificato, ma ci sono guerrieri di pace che non può sconfiggere.

Una sei tu, l’altra Lambo Resterete sempre con noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscervi. Insieme. Dai, arbitro, alza la palla a due. Siamo pronti!

 

Gruppo LiberiAMO la Fortitudo

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