Foto Basket Torino
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Matteo Boniciolli, che ripartirà dalla serie B interregionale con la Stella EBK, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Perché ha deciso di ricominciare dalla quarta serie italiana? "Vivo il privilegio di poter scegliere, una fortuna di cui sono consapevole. Ho rifiutato con gratitudine le proposte arrivatemi da due club italiani, che mi avevano chiesto di fare ciò che avevo fatto fino ad oggi, e ho accettato con entusiasmo l'opportunità presentatami dalla Stella EBK, perché vivo di sfide. Mi ha contattato il gm del club romano, Jacopo Giachetti, che in carriera avevo allenato alla Virtus Roma, e, conoscendomi bene, mi ha detto che sarei stato l'unico allenatore di alto livello che avrebbe potuto accettare una sfida del genere con entusiasmo. Aveva ragione. Ho preso il primo treno da Trieste per Roma, ho incontrato i vertici societari, visitato le strutture e verificato l'organizzazione e le ambizioni: il mio è stato un sì entusiastico. Sarò anche il responsabile del settore giovanile e allenerò sia l'Under 19 Eccellenza, sia la squadra in B interregionale, che affronteremo con la nostra Under 19 più quattro veterani: Koljanin, Santucci, Fanti e mio figlio Francesco, al rientro dall'esperienza in America. Il progetto è stuzzicante.

C'è chi pensa che questo sia un ridimensionamento o un prepensionamento. "Questa è una grande sfida che affronto con la massima carica e determinazione. Altri allenatori quotati come Giordano Consolini, Marco Crespi, Stefano Bizzozi, Federico Danna o Zare Markovski si sono messi in gioco nelle giovanili dopo avere allenato ad alto livello. Ho firmato un contratto triennale. L'obiettivo è valorizzare un gruppo di talenti molto importante. Quando nel 2015 tornai in Fortitudo, dopo essere stato eletto allenatore dell'anno in VTB, per molti era una follia. Al contrario, quello è stato l'inizio di un percorso che ha riportato l'Aquila a un passo dalla Serie A. Ripetere alla Stella EBK un'esperienza vincente come quella in Fortitudo, per giunta con un gruppo di giovani da valorizzare, sarebbe una grande soddisfazione".

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E la nuova Virtus? "Sono un fan sfegatato di Dusko Ivanovic per come allena e fa giocare le sue squadre. Anche grazie a Banchi e a Scariolo, i miglioramenti di Diouf e Pajola sono stati evidenti, così come è stato azzeccato l'innesto di Taylor. Poi c'è Niang, un all arounder che per energia, atletismo e determinazione mi ricorda Dennis Rodman. Sarà una stella assoluta, anche in Nazionale".

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