Altra settimana passata con tanto interesse per le decisioni della FIP, in casa Fortitudo, e un discreto sospiro di sollievo collettivo per la sentenza del dopo Ravenna che ha preferito la multa di duemila euro – forse quelli risparmiati dagli pseudotamburi di Treviso? – alla squalifica del campo. E l’idea di tutti, società e tifosi, è che davvero sia andata bene, perché il rischio, viste anche le recidive eccetera, è stato forte. Poi si dovrà capire come fare per evitare di finire in queste faccende (ricordando che ancora nessuno ha scoperto, pur nel mondo della tracciabilità di qualsiasi nostra azione, chi ha lanciato la monetina contro Imola), ma intanto avanti pure. Con il curioso derby: una aranciata alla Virtus è costata 1800, un’acqua e una sedia alla Fortitudo 2000.

Ma si va avanti, giocando domenica contro quella che un titolista di quotidiano bolognese ha, con freudiana crasi, definito Tremiglio. Che si possa tremare nell’affrontare una specie di spareggio playoff (ma senza essere spalle al muro) ci può stare, anche se al Paladozza, di solito, le cose sono sempre andate un po’ diversamente rispetto alle prove da trasferta. Difficilmente riapparirà Amoroso, che si cercherà di avere al meglio dopo la sosta di Pasqua. Per il resto, non si può essere usciti da Ravenna con il muso storto, considerando i problemi di Italiano nei quali i romagnoli hanno sguazzato: piuttosto, è da notare come Matteo Montano, nelle ultime tre trasferte, abbia tirato con un non esattamente eccelso 3/30 totale. Che almeno in casa riconosca la strada per il canestro, ecco.

Treviglio, quindi. Squadra discretamente in forma (7-3 nel girone di ritorno), e che similmente alla Fortitudo ha fatto molto bene in casa, meno in trasferta dove ne ha vinte solo 4 su 12. Comunque sia, campionato di soddisfazioni e buona posizione in vista dello sprint playoff per i bergamaschi, che all’andata spolpettarono la Fortitudo 81-65. Molto gira attorno all’impronunciabile (ed evidentemente a volte immarcabile) coppia Kyzlink-Sorokas, guardia-alona che fatturano in coppia 25 punti e 13 rimbalzi a sera. Ma Treviglio è squadra con responsabilità diffuse, con cinque in doppia cifra (ci sono anche i piccoli Marino e Tambone, oltre all’esperto lungo Rossi). E attenzione a Matteo Chillo, di famiglia fossaiola, che all’andata non si fece intimidire ventellando la miglior prova in stagione. Magari, sotto la curva, qualche emozione in più potrebbe farlo deconcentrare, chissà.

Si gioca domenica, ore 18.

(foto Danilo Scaccabarossi)

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