Questa Virtus - e anche quella dell’anno scorso in verità, visto che il digiuno dura da febbraio (14 in fila) - sembra trovare sempre nuovi modi per perdere in trasferta. Ieri a Cremona - in una sera in cui c'era stata una reazione all’ormai consueto passaggio a vuoto del secondo quarto ed era arrivato anche un +11 - di certo hanno parecchio aiutato la follia di fine terzo quarto di Fells e il tecnico a Valli, del quale il coach bianconero si è lamentato in sala stampa, sostenendo di non aver detto nulla. Ma non basta, perchè prima e dopo quell’episodio c’è stato un parziale di 22-2 con il quale la Vanoli a cavallo dell’ultima pausa ha messo la freccia definitivamente, mentre la Virtus sbatteva ripetutamente contro una zona che non è stata in grado di attaccare.

Il problema principale sembra offensivo, dunque. Ieri la Virtus nel primo tempo è stata solo Gaddy. E a parte qualche punto di Fontecchio e Mazzola praticamente tutti gli altri davanti hanno marcato visita.
E non è una novità che in trasferta i bianconeri abbiano seri problemi in attacco: lontano da casa le Vu Nere segnano 65.4 punti di media - col 43.9% da due e il 26.5% da tre - contro i 78.2 della Unipol Arena, pur con percentuali simili (46.6% e 26.6%). La differenza enorme la fanno gli assist (9.4 contro 12.6) e soprattutto le palle perse (17.8 contro 13.6). Le cifre dicono quello che è sotto gli occhi di tutti: anche adesso che gli infortuni paiono finiti (Ray a parte) in trasferta abbiamo a che fare con una delle peggiori squadre del campionato.

Per quel che riguarda i singoli, i dubbi su Penny Williams non si sono dissipati, anzi. Ma va detto che tra gli esterni l’ex Agrigento ieri è stato in buona compagnia, a partire da Fells (semplicemente disastroso), continuando con Vitali (impalpabile) e Fontecchio, che ha avuto solo una fiammata. Gaddy a parte, il deserto.

I problemi strutturali della squadra restano, comunque: Cuccarolo in ambasce, e quindi la mancanza di un cambio dei lunghi affidabile, e soprattutto il non avere un play di riserva, con i vari Fells, Vitali e Williams che devono farlo a turno, con esiti rivedibili. La classifica è sempre quella, +2 sulla zona retrocessione occupata da Pesaro, in attesa di Torino-Pistoia di questa sera. Difficilmente si andrà ancora sul mercato, nonostante la classifica sia ancora precaria: si cercherà di tenere duro fino al ritorno di Ray, sperando che dopo l’operazione sia ancora in grado di fare la differenza. Fino a quel momento, come ha ammesso Valerio Mazzola, di talento ce n’è poco. E purtroppo spesso per vincere non bastano solo la difesa e le giocate di sistema, ma serve anche e soprattutto quello.

TREVIGLIO - FORTITUDO, IL DOPOPARTITA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE