Bologna, 13 settembre –

Il danese voglioso di correre e saltare, nello spirito di chi dal proprio stile di gioco reclama spazio, Iffe Lundberg arriva a Bologna dopo una stagione spalmata tra CSKA Mosca e la NBA di Phoenix. Oltre 9 punti, quasi 2 rimbalzi e mezzo e 2 assist in 24 gare di Eurolega, quasi 3 punti e mezzo, vicino ai 3 assist e ai 2 rimbalzi nelle 4 uscite oltreoceano.

I valori nelle due principali leghe mondiali restano tuttavia un’espressione solo numerica, perfino casuale per un giocatore che brilla per versatilità, perfettamente spendibile nelle varie tipologie di portatore di palla: primo play o play di supporto poco cambia, per questo esterno di 193 cm, ottimo nel creare dal palleggio con un occhio di riguardo però anche verso la conclusione dalla lunga distanza. L’uno contro uno di gran lunga preferito al pick’n’roll come opzione per battere l’uomo, velocità ed esplosività utile anche per contenere nella propria metà campo grazie ad una apertura alare di oltre 2 metri e ad una buona capacità di lettura che lo porta ad essere spesso presente su aiuti e raddoppi. Manresa, Tenerife, campionato polacco poi il grande salto verso Mosca dove è letteralmente esploso bruciando ogni tappa. Subito d’impatto l’esordio nell’Eurolega 2020-21, giunta solo in corso di stagione ma condotta fino alla Final Four di Colonia a 11.3 punti col 67.7% da due e il 43.6% da tre. Complessivamente 39 i gettoni nelle due stagioni del massimo trofeo continentale, con quasi 10 punti di media in circa 20 minuti di utilizzo.

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