D'altronde lo diceva anche Vasco quando ancora era Vasco, e se vorrete riascoltare C'è chi dice no durante la lettura di questo pezzo, fate pure. Alla fine anche Caja intona la canzone del 1987, rispedisce al mittente la proposta della Fortitudo, lasciando sguarnita la panca bolognese. Forse meno lontano di quanto non lo sia stato l'irreale Esposito uscito nei giorni scorsi, Caja sarebbe stato funzionale anche ad un ruolo espanso che sarebbe stato necessario, in una situazione come quella di oggi (ma anche di ieri e dell'altroieri) dove l'organigramma Fortitudo, di fatto, è un foglio excel quasi completamente vuoto.

Ormai al limite dell'annuncio sui giornali con ricerca di personale, i tre nomi che girano oggi come oggi sono quelli di Marco Sodini, e soprattutto quelli di Alex Finelli e Luca Dalmonte, due ex di recente o meno esperienza Fortitudo, comunque sempre legatissimi a questi colori. Non ancora effettivamente contattati ma in apparenza disposti ad ascoltare le questioni in ballo, potrebbero rappresentare quella tipologia di identikit di sentimento passato per essere appetibili ad una tifoseria rimasta per ora silenziosa ma perplessa. Il dubbio per Dalmonte potrebbe essere quello di una mai negata incompatibilità con gli attuali possibili reduci sul campo, cosa che costringerebbe a iniziare da zero (e non da uno, o da due, chissà) la ricerca di un roster. Al netto del giudicare se andare avanti o meno con giocatori dai pregi e difetti ben risaputi.

Di fatto, al 21 di luglio, nulla ancora si sa. Ma, come scherza qualcuno sui social, forse squadra e staff tecnico sono già roba fatta e finita, solo che mancando ancora un ufficio stampa è mancata solo la comunicazione.

(Foto Sebastiani Rieti)

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