(Foto Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Fortitudo Pallacanestro 103)

63 punti di media segnati nelle ultime 5 trasferte, perse. di fronte a 76 presi. E le 3 sole triple messe a segno ieri (non capitava da oltre un anno, a Cantù lo scorso novembre, dove almeno se ne tentarono di meno, 16, ma si prese un trentello). La Fortitudo che esce spuntatissima dalla trasferta di Rieti è poi lo specchio del momento attuale, ovvero quello di una squadra che fatica troppo a far canestro e che non può sperare di vincerle concedendo alle avversarie poco o nulla: può riuscire al Paladozza, fuori non ce la si può fare. E allora ecco la sconfitta, e l'idea che la squadra di quest'anno, rispetto alle ultime due stagioni, sia un po' più rassegnata, o forse semplicemente meno convinta dei propri mezzi. Lo era di più quella del primo Caja, che si lanciò fin dall'inizio e, anche nei momenti meno brillanti, sapeva quel che poteva fare. E anche quella dell'anno scorso, che si era ripresa da un inizio zoppicante ed era intrisecamente curiosa di vedere dove sarebbe potuta arrivare.

Questa, ad oggi, no. Ma non sarebbe corretto non evidenziare che la squadra andata in campo ieri non era esattamente quella prevista, e che da mesi si sta andando avanti con rattoppi di volontà ma non di qualità o di ruolo. Perso centro titolare e il suo cambio, aggiunti un Imbrò fin qui mediocre (e nuovamente infortunato) e un De Vico lontano da una condizione sufficiente. Se si aggiunge poi la problematica Moore - l'uomo che avrebbe dovuto aprire la scatola nei momenti di bisogno - allora tutto diventa complicato. Moore, appunto: con Harris (pure lui infortunato) ai saluti, ora si faccia chiarezza sulla situazione. Sapendo che sarebbe grottesco andare a cercare il gettonaro del gettonaro, se il titolare è pronto giochi. Se non è pronto, venga spiegato. Se non si sente pronto, i contratti possono anche essere strappati. Ma così non può andare avanti, anche perchè non si può chiedere ai gregari di diventare protagonisti. 

Innamoratissimo - Se non altro, la squadra non è arretratata di un centimetro. Ma, come detto e ripetuto, se le mani sono quadre è difficile andare oltre.

In preda ad uno spasimo - Sarebbe servita una attenzione totale ed assoluta. Quella che è mancata a Sarto e ai suoi 5 falli, a Della Rosa e al suo ciapanò, e al fatto di non farsi trovare sempre e comunque impreparati davanti ai colpi della sfiga. Lì, non è colpa di nessuno.

Oggi VSN, lunedì e giovedì alle 16.30
Ufficiale: oggi Consiglio Federale straordinario