Gianni Paulucci, ex giocatore e speaker Fortitudo, è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Alla fine del derby vinto nel 1969, quello di Schull sanguinante, venni avvicinato da uno dei fratelli Pepoli. Mi chiese di seguirlo nei sotterranei del Paladozza. Lo assecondai senza problemi ma, appena arrivati, si girò verso di me e mi colpì sulla fronta con un pugno che mi mise ko. Al dito aveva un anello bello grosso, ancora me lo ricordo... Lui, filo virtussino come suo fratello, non aveva preso bene il modo in cui avevo fatto lo speaker, dicendo che avevo condizionato gli arbitri. Non lo denunciai, tanto avevamo vinto.
Su Schull ne avrei tante da raccontare... Ad esempio, scommettevamo un dollaro a chi teneva il braccio teso più a lungo, inutile dire che vinceva sempre lui.
Nel 1970 Rodolfo Perini, vice di Lamberti sulla panchina Fortitudo, si era appena sposato, quando io e Beppe ci presentammo in macchina sotto casa sua proprio prima che partisse per il viaggio di nozze. Dicemmo alla signora che saremmo stati via un paio di giorni per andare ad assistere ai Mondiali di basket a Lubiana. Tornammo dopo due settimane. Lamberti dormiva su un divano sfondato, io nel letto matrimoniale con Perini. Una notte sentii allungare una mano verso di me e trasalii. 'Cosa fai?', urlai a Rodolfo. 'Scusami, stavo pensando a mia moglie', rispose bofonchiando"

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