(foto Fortitudo 103 - Schicchi)
(foto Fortitudo 103 - Schicchi)

A margine del convegno "La disciplina del basket tra tutele e mercato" Stefano Tedeschi è stato ai microfoni di TRC.

“Abbiamo tutti la consapevolezza che il percorso sia lungo, che si deve lottare, ma si deve sempre ragionare sulla fattibilità delle cose. Noi siamo pronti nel caso a dare il nostro supporto, ma la cosa bella ora è vedere l'entusiasmo della gente, fa piacere, e va bene così.”

Peccato per l'infortunio di Aradori. "Dispiace sempre, ma intanto domenica abbiamo avuto una buona risposta dai nostri ragazzi, che hanno dimostrato di poter andare in campo. E' una squadra costruita in una certa maniera, i giovani cresceranno e con questa guida potranno solo migliorare. Guardiamo il lato positivo in questo fatto sfortunato, e intanto continuiamo a cercare di dare soddisfazioni al nostro pubblico. La gente si vede nel momento della difficoltà, il nostro pubblico è qualcosa di grande valore, sono venuti anche dall'estero per osservarli. E davanti a questa passione non puoi non impegnarti, diventa un dovere anche per la città, nell'interesse di tutti. Anche in quello della Virtus, perchè arrivassimo in serie A sarebbe un vantaggio per tutto il movimento"

Oggi sarà un bel derby di Eurolega. "Milano verrà qua per fare bene dopo non essere partita come ci si aspettava. Ma speriamo sia una bella partita per il bene della pallacanestro, c'è bisogno di visibilità, siamo il secondo sport in Italia e servirebbe maggiore aiuto e sostegno per avere risorse che non possono essere solo quelle raccolte dalla società. Non è giusto che il calcio abbia mille e il basket zero. Queste partite devono essere uno spot, e il basket deve essere fatto vedere anche dove non ce n'è."

Si aspettava un anno fa di essere oggi a questo punto? "Nemmeno sei mesi fa. Non sono pentito, il percorso è ancora lungo, ci sono i presupposti per fare bene e speriamo di avere la forza di poter fare quello che vogliamo fare, grazie anche al supporto dei soci che ci stanno vicino. Sappiamo che ci saranno momenti di difficoltà, ma con la giusta serenità si potrà fare bene. Sappiamo quale è il nostro obiettivo, non lo dimentichiamo: vogliamo tornare a fare il derby, e non voglio augurare alla Virtus di retrocedere... E' un qualcosa che manca all'Italia tutta, la mia speranza è tornare a farlo con i tempi necessari, e poi avere la possibilità di restarci, in serie A"

Le ultime dichiarazioni di Caja sulla panchina possono far pensare a manovre di mercato o cambi di obiettivi? "Con me in questi giorni non ha mai parlato di queste cose, sappiamo fin dall'inizio dell'anno cosa vogliamo. Ma lui va conosciuto bene, è un motivatore, cerca di stimolare al massimo i ragazzi e anche i giovani lo hanno capito, quelli che ora devono fare più panchina degli altri. Sanno che con questo allenatore possono crescere, e domenica Taflaj e anche Conti hanno fatto la loro parte. Si rendono conto di avere la possibilità di essere allenati da una persona meticolosa, andrebbe visto come Caja e il suo staff siano attenti ad ogni singolo particolare. Potrebbe eccedere, ma è uno stimolo per andare in campo e fare bene. E loro hanno un tecnico che fa di tutto per dare loro gli strumenti giusti, è un valore aggiunto che loro hanno la fortuna di avere. C'è un bel clima, e se Caja è duro lo fa solo per stimolarli, e visto come vanno le cose in campo è chiaro che il messaggio è stato ricevuto. E tutti hanno una grande possibilità per la loro carriera"

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