Renato Villalta è stato sentito dalla Tribuna di Treviso. Un estratto dell'intervista.

"Lo scudetto? Vedere assegnato uno scudetto a febbraio, con davanti ancora tre mesi di campionato e soprattutto i playoff, non l'avrei ritenuto giusto. Del resto i playoff sono in grado di cambiare i valori fin lì espressi, per cui va bene così: classifica congelata. Penso che anche la stessa Virtus ed i suoi tifosi non avrebbero gradito uno scudetto a metà: da ex giocatore dico e ribadisco che le vittorie vanno conquistate sul campo e non a tavolino. A maggio e non a febbraio. Poi è chiaro che mi dispiace, la Segafredo stava facendo un'ottima stagione, era prima e con più possibilità di vincere lo scudetto. Comunque, poiché le partite durano 40' hanno fatto bene a fermare tutto.
La ripartenza? Sarà totalmente diverso, soprattutto lo scenario sarà ridimensionato in modo spaventoso sotto l'aspetto economico. A questo proposito punterei tanto sui nostri settori giovanili, sull'aspetto amatoriale, è lì che si fabbrica il futuro della pallacanestro e dello sport. Gli sponsor resteranno? E quanto investiranno rispetto a prima? Certamente meno, di numero e di investimenti. Inoltre, e spero di sbagliarmi, ma finché non sarà trovato il vaccino sono convinto che restare tutti assieme in un luogo chiuso sarà parecchio difficile.
Ridurre gli stranieri? Nel modo più totale. Punterei molto sul prodotto nostrano, sugli italiani. Obbligherei le società a puntare risorse cospicue sui settori giovanili, che rappresentano non solo il futuro ma anche il presente. In questo modo ne trarremo beneficio tutti. Non me ne vogliano gli americani, ma credo che ormai bisognerà fare con ciò che abbiamo in casa nostra. Ridisegnando le regole e ripartendo, coinvolgendo ogni componente del basket, arbitri, allenatori, club, tifosi, con basi diverse e più solide che in passato"

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