Paolo Dal Pino, presidente della Lega Calcio serie A, ha spiegato in un'intervista al Corriere della Sera le motivazioni che hanno portato le squadre a chiedere al governo la riapertura degli stadi al 100% con Green Pass.
Un estratto delle sue parole.

"Il calcio è uno strumento sociale imponente. Lavoriamo insieme con il governo per accelerare la campagna vaccinale e riportare la gente allo stadio. I 20 club, la Federcalcio, hanno inviato lettere alle istituzioni per chiedere il ritorno al 100% degli spettatori alle partite. Non è una richiesta folle: spingiamo gli italiani a vaccinarsi visto che finora solo il 45% della popolazione sopra i 12 anni lo ha fatto. Il calcio è un volano sociale incredibile e nel momento in cui consentissimo ai nostri fan muniti di green pass di accedere alle tribune, forniremmo un contributo decisivo per mettere in sicurezza tutto il Paese.
Sono costretto ad ammettere che il precedente governo ha dimostrato zero sensibilità nei confronti delle criticità avanzate dalla Lega serie A e dalla Federazione. All'epoca i rapporti erano inesistenti, ora con la sottosegretaria Vezzali sono ripresi, senza contare che nei confronti del ministro Giorgetti c'è grande apprezzamento e la figura di Mario Draghi parla da sola. Le istituzioni devono anche tenere inconsiderazione che il calcio è un moltiplicatore del Pil".
Contatti con il CTS? Sta studiando le richieste di Lega serie A e Federcalcio: siamo in pressing perché il tempo stringe e il campionato inizia il 22 agosto".
Soddisfatto di un eventuale 50%? "No e non vedo il motivo di questa eventuale decisione. Siamo orientati sul 100% della capienza.

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