Meo Sacchetti è stato sentito da Piero Guerrini per Tuttosport. Un estratto dell'intervista.

"Bologna dopo 40 anni? Ho colto ancora più interesse e passione, un entusiasmo incredibile. Al bar la gente parla spesso più di basket che di calcio. La rivalità tra Fortitudo e Virtus si vive ogni giorno. La scelta? A Cremona non c'era alcuna alcuna certezza, e se arriva un'offerta da un club così ricco di storia tradizione e prestigio, ebbene vorrei sapere chi non avrebbe accettato.
La squadra? Logico che occorra pensare e adeguarsi alle caratteristiche individuali, però stiamo lavorando per essere un po' più intensi e per correre di più. Ci vuole tempo per realizzare ciò che voglio, l'unica è lavorare. Il derby vinto? Davvero non pensavo che una vittoria in Supercoppa avrebbe avuto questo rilievo. Sono rimasto sorpreso, ma è la conferma che una partita tra Fortitudo e Virtus non può essere normale nemmeno in amichevole.
Aradori? Se avessi avuto problemi non avrei accettato la Fortitudo. Io non sono permaloso, però penso che lui possa fare qualcosa di più e meglio. Anche se non si è più giovani si può migliorare. E' un grande attaccante, conosce la pallacanestro, ma in difesa deve dare di più. Sta a me cercare di tirargli fuori ancora qualcosa.
La situazione pubblico? Tutti vorrebbero i tifosi nei palasport ma non dipende da noi. Però chiederei a chi deve decidere, risposte precise e con tempismo. Si era cominciato con il 25% del pubblico per la Supercoppa, ora si parla di molto meno, non c'è chiarezza. La pallacanestro e lo sport hanno risposto nella crisi, ora servono certezze. Alcuni club potrebbero avere scommesso sul pubblico. Speriamo che i contagi non crescano di nuovo, il paese e il basket non lo sosterrebbero"


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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