Il presidente del CIO Thomas Bach ha spiegato che per ora non verranno prese decisioni sulle Olimpiadi di Tokyo, che quindi a oggi restano confermate.
Queste le sue parole ad ANSA e New York Times.

Siamo di fronte a una situazione eccezionale, quindi che richiede soluzioni eccezionali. Personalmente ho vissuto una situazione simile prima di Mosca 1980, anche all'epoca c'era tanta incertezza e non sapevamo se i Giochi si sarebbe svolti. Saremmo potuti andare a Mosca? Non lo sapevamo. Capisco che per un atleta vivere nell'incertezza e allo stesso tempo doversi preparare è difficile. Quello che ho detto mercoledì ai 220 atleti collegati in conference call è stato semplice: non possiamo in questo momento far finta di avere le risposte a tutte le domande"

“Siamo colpiti da questa crisi come chiunque altro e siamo preoccupati come chiunque altro. Non viviamo in una bolla o su un altro pianeta. Ma nessuno può dire quali saranno gli sviluppi domani, fra un mese o fra oltre quattro mesi per cui non sarebbe responsabile fissare una data per una decisione o prendere una decisione adesso basandoci sulle speculazioni relative agli sviluppi futuri. Ci sono diverse previsioni, per questo facciamo affidamento sulla nostra task force che include l’OMS, che ci sta dicendo che è troppo presto per prendere una decisione. Allo stesso tempo stiamo monitorando da vicino quello che sta succedendo”

Un piano B? Ovviamente stiamo considerando vari scenari, ma mancano ancora quattro mesi e mezzo. E ci sono leghe e federazioni molto più ottimiste di noi visto che hanno sospeso le loro competizioni solo fino ad aprile o maggio, mentre le Olimpiadi inizieranno a fine luglio. Non mi presterò a speculazioni e diciamo a tutti gli atleti e a quella metà del mondo che guarda le Olimpiadi che la cancellazione dei Giochi ad oggi non è in agenda.

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