(Foto Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Fortitudo Pallacanestro 103)

Magari non ricordiamolo, ad Attilio Caja, che l'autore dell'originale espressione dunque, dove eravamo rimasti?, avrebbe lasciato la landa terrestre una quindicina di mesi dopo aver coniato questa frase. Piuttosto, possiamo ricordare come la cosa sia stata utilizzata anche dalla Fossa, quando si tornò al Paladozza dopo le restrizioni causa Covid: insomma, si riparte. Con un entusiasmo mai visto dopo l'annuncio di un allenatore, a dimostrazione di come nei 10 mesi Attiliani della passata stagione sia nata una passione tra i modi bruschi ma funzionali del coach e la piazza. D'altronde, scorso anno si veniva da situazioni grottesche: giocatori che si scansavano, gestioni tecniche vincolate da altre faccende, retrocessioni eccetera. Si sarebbe fatta bella figura con poco, Caja la fece con tanto, tantissimo. E ora stia a lui dare la scossa - usare il termine sveglia sarebbe ingeneroso - ad una realtà che, a quanto pare, non era stata in grado di superare la sua dipartita, sportivamente parlando. Dimenticando giustamente tutto il pregresso, ma sapendo che ad ogni modo gli equilibri sono quelli che sono: certi, ma non eterni.

E ora via di basket, con una rimonta da iniziare e con un roster dove bisognerà capire se e dove intervenire, e dove andare a valorizzare maggiormente chi, fino ad ora, non ha perfomato al meglio. C'è un buco in regia, laddove Sabatini sarà fermo per tanto e dove si sta cercando una alternativa. C'è una carenza di centimetri, e qui bisognerà attendere il rientro di Cusin ed eventuali successive finestre. Poi c'è una squadra che non sembra quella macchina da guerra, difensivamente parlando, che era lo scorso anno: Gabriel non è Ogden, quindi magari si dovrà essere un po' meglio davanti non potendo esserlo dietro, in attesa del ritorno di Aradori. Sfida succosa, in bocca al lupo: allenamenti chiusi al pubblico a differenza dello scorso anno. Pare per facilitare la conoscenza, e non per per scuoiare i giocatori senza testimoni.

Livorno, quindi. Sponda Libertas, quindi con sigla che torna in una serie A dopo una trentina d'anni e una sfida con la Fortitudo che manca dall'ottobre 1993, quando entrambe sedimentavano con penalizzazioni varie nei bassifondi della classifica: vinse Bologna 71-70. Era comunque però già l'ibrido figlio della fusione con la Pielle: per feticisti della cifra, per il precedente precedente si deve tornare al febbraio 1990, 94-82 Arimo con arbitri Reatto e Zancanella (!). Questa è una neopromossa che ha già affrontato - e battuto - la Effe in precampionato e finora è 4-8, con andamento speculare tra casa e fuori, 2-4. Ritorno al Paladozza per Adrian Banks (16+4, ondivago: 49 di valutazione 10gg fa contro Pesaro, ma anche alti e bassi) e per Nazzareno Italiano (9+4), mentre l'altro americano è l'esterno Hooker (15). Attenti all'esperienza di Ariel Filloy, alla gioventù di Gregorio Allinei e al lunghissimo Dorin Buca. Allena Marco Andreazza.


Si gioca domenica, ore 18, diretta LNP Pass e Radio San Luchino.

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