Alla fine servirà utilizzare lo slogan di un comico romagnolo, Paolo Cevoli, sulla necessità di fatti e non altro, per spiegare in poche sillabe cosa sarà la partita di domenica tra Fortitudo e Brindisi. Che non sarà l'ultima spiaggia ma diciamo la penultima, visto anche il curioso calendario che ha messo un bel po' di gare casalinghe di fila per i Martino's e poi inizierà a portare, per forza di cose, la truppa in trasferta. Con tutti i suoi limiti, con il mercato di agosto abiurato in questi mesi e il mercato di questi mesi comunque non soddisfacente, e con Groselle che a meno di sorprese - d'altronde anche Gudmundsson è stato per tre mesi con le borse in mano prima di essere ceduto in Germania. Ah, affronterà oggi Reggio Emilia in Coppa, quindi sarà alla Unipol Arena - sarà all'ultima apparizione. Servirà un altro lungo: i rumors sussurrano l'ipotesi di Derek Cooke, ex Trieste da qualche mese in Israele, vedremo.

Poi poco altro, davvero. Perchè arriva poi il momento in cui non ci sono alibi, non ci sono vie di uscita e forse nemmeno alternative a vincere, fosse anche al quarantesimo con gol di Zoff: se questa squadra e questo gruppo hanno qualcosa da dire, lo faccia adesso o mai più. Perchè è vero, come dice Martino, che i giudizi vanno espressi alla fine. Ma ci si deve arrivare, alla fine, senza anticiparla.

Brindisi, quindi. Poco da dire: una vinta e una persa di media, attacco e difesa nella media, 105-93 all'andata con la Fortitudo classica a farne 2 e beccarne 3 (16 triple a segno, e Zanelli al top in carriera) e squadra forse opposta a Brescia come trend, dato che di 3-8 recente si parla. Appena liberato Josh Perkins e in attesa di nuovi arrivi, attenti all'omonimo Nick, lungo da 17+6, e all'interessante arrivo di Alessandro Gentile. Che un mesetto fa, contro la Effe, sfiorò il trentello. Altrimenti il tiro di Gaspardo (10 di media) e la versatilità di Adrian (10+5).

Si gioca domenica, ore 18.30, diretta Discovery+ e Radio Nettuno Bologna Uno.


(Foto Ciamillo - www.fortitudo103.it)

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