Il Presidente della Lega Basket Serie A Umberto Gandini è intervenuto durante la trasmissione “Tempi Supplementari” su Rai Radio 1 Sport, facendo il punto della situazione:
“Stiamo affrontando una nuova emergenza sanitaria ma ciò che abbiamo dalla nostra parte è l’esperienza di averla vissuta e gestita un anno fa. Abbiamo lavorato con contagi, protocolli, tamponi, interventi di ATS, riuscendo a concludere un campionato in sicurezza e ora stiamo lavorando in quelle che sono condizioni drammatiche per tutto il Paese, non certo solo per il settore dello sport”.

“Da quando abbiamo cominciato la stagione – ha proseguito Gandini - noi come gli altri sport abbiamo osservato un protocollo sanitario che viene applicato con grandissima attenzione e che ci ha permesso fino ad adesso di gestire casi di positività che hanno colpito a macchia di leopardo alcune squadre. In questi ultimi giorni in due casi, Napoli e Milano, vi è stato un intervento di messa in quarantena di tutto il gruppo da parte del sistema sanitario locale per timore che si stesse formando un focolaio. Il rinvio della gara di Cremona è invece conseguenza della applicazione dei regolamenti che prevedono un minimo di giocatori con contratti professionistici in grado di scendere in campo. Gli altri casi spero che rimangano circoscritti ma, come sta succedendo nel resto del Paese, anche il mondo del basket è colpito da questa ondata.

Oltre all’esperienza dell’anno scorso ora abbiamo i vaccini, che non impediscono il contagio ma almeno hanno abbreviato la durata della malattia e hanno soprattutto abbattuto quasi totalmente i sintomi. Non dimentichiamo comunque che anche gli atleti hanno vita sociale e famiglie: sappiamo benissimo come circola il virus in tutti gli ambienti sociali che frequentiamo ed era impossibile pensare che ne fossero immuni”.

Poi il Presidente ha affrontato il tema delle nuove misure per il pubblico nei palasport: “Il Governo ha mantenuto le regole oggi esistenti introducendo l’obbligo della mascherina FFP2 per tutti gli eventi sportivi all’aperto e al chiuso e ne prendiamo atto. Sono misure che hanno come obiettivo quello di mantenere quella normalità che abbiamo ottenuto con la campagna vaccinale poi è chiaro ed evidente che la situazione non è facile: le capienze limitate e il rischio di contagio hanno tenuto le persone lontane dai palazzetti e ci auguriamo perciò che i dispositivi di protezione, le sanificazioni e l’applicazione stretta dei controlli che tutte le squadre stanno già osservando con grande attenzione ci possa permettere di continuare a giocare con il pubblico. Non vi è dubbio che pensavamo di avere tutti una situazione più rosea ma comunque siamo attrezzati per gestirla. Abbiamo certo dei problemi di intasamento dei calendari, soprattutto per Milano che, giocando l’Eurolega, ha davvero pochissimi spazi liberi per recuperare le partite. Giocando in Europa le nostre squadre si recano in Paesi che hanno diverse regole e magari meno controlli, mettendo così a rischio gli altri campionati nazionali Lo abbiamo visto anche la scorsa stagione e speriamo di farcela anche quest’anno”.

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