Dan Peterson è stato sentito da Luca Aquino per il Corriere di Bologna. Un estratto dell’intervista.

“La carta dice che la favorita è Milano, ma in due degli ultimi tre anni lo scudetto è andato a Venezia. L’Olimpia ha fatto una rivoluzione in estate e tutti vogliono vedere i risultati. Hanno preso un grande allenatore che sa cosa sia l’Eurolega e cosa significhi vincere. Hanno messo assieme una bella macchina, sono i favoriti, ma alle loro spalle c’è una bella concorrenza, a cominciare da Venezia. Eppoi l’anno scorso chi avrebbe detto che la finale scudetto sarebbe stata Venezia-Sassari?
Messina uomo copertina? Un anno da vice ai Lakers, cinque a San Antonio, poi i titoli vinti a Bologna, Treviso e Mosca. Il suo curriculum parla da solo.
La Virtus? L’anno scorso non ha fatto i playoff per un millimetro, ma Djordjevic ha dato un grande segnale vincendo la Champions League. Mi è piaciuta l’impronta difensiva data da Sasha, la Virtus ha giocato un basket molto sintetico e concreto, non hanno sprecato niente, poche cose fatte bene. Ovviamente Teodosic non vince da solo e nemmeno Djordjevic dalla panchina, hanno bisogno che almeno altri quattro giocatori della squadra emergano per essere in grado di competere con le grandi, ma sono intenzionati a farlo.
Il derby? Avrà un impatto positivo su entrambe le squadre, anche quando non giocano l’una contro l’altra. Se la Fortitudo vincerà, la Virtus non vorrà essere da meno e viceversa, in città si vive di sfottò, ci sono grandi motivazioni. Il derby fa bene ai due club, alla serie A e a Bologna. Con la Virtus da sola non era più Basket City. Ha vinto una coppa lo scorso anno, ma poi è finita lì. Avere i cugini in A, e vale per entrambe le squadre, cambia tutto, rende tutto più frizzante e incandescente spronando i due club a fare il meglio. Tutte e due possono fare i playoff”

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