Mattia Palumbo è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio.
Un estratto dell'intervista.

"Volevo tentare una esperienza in serie A, mi è arrivata una serie di offerte in un momento molto difficile a livello generale e quando la Fortitudo ha avanzato la mia proposta non ho potuto rifiutare. Stiamo parlando di una piazza storica e di un club che vuole crescere con un progetto a lungo termine, esattamente quello che stavo cercando per il mio percorso di maturazione. E poi qui a Bologna ho ritrovato il CT azzurro Meo Sacchetti. Dopo che avevo fatto parte di tutte le nazionali giovanili, due stagioni fa mi convocò per un raduno con quella maggiore. La sua presenza sulla panchina della Effe per me è stata determinante. Quest'anno dovrò farmi le ossa come esordiente nel principale campionato italiano. Cercherò di migliorare il più possibile, al cospetto di avversarie che in carriera ho affrontato solo in amichevole quando giocavo a Treviglio e provando a ricavarmi spazi in una squadra lunga e competitiva come la Fortitudo.
Ora per me è fondamentale imparare da chiunque. Non so se sarò utilizzato come play o come guardia. Io sono molto più importanto a giocare come regista, mi piace avere la palla in mano e gestire i ritmi più che rivestire un ruolo da finalizzatore come guardia.
Mentre sono in campo valuto i vantaggi che la mia squadra può trarre individuando i punti deboli dei quintetti avversari, di cui chiamo gli schemi ai miei compagni nella fase difensiva. Per me il gruppo viene prima di tutto, cercherò di aiutare la Fortitudo sfruttando anche un fisico che mi permette di essere schierato come play, guardia o ala piccola, consapevole che come '1' sarei abbastanza oversize. Purtroppo in quarantena mi sono un po' sgonfiato, ma sto lavorando per recuperare presto il mio stato di forma"

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