Cantù-Fortitudo, pur senza pubblico, non è mai una partita come le altre: è storia, passione e tradizione. A rendere ancor più speciale il big match del quattordicesimo turno, penultimo del girone di andata di LBA, è il ritorno da ex di coach Luca Dalmonte, sulla panchina canturina dal 2007 al 2009. Dalmonte si è insediato a Bologna lo scorso 7 dicembre, subentrando al posto di Romeo Sacchetti, esonerato dopo otto sconfitte nelle prime nove giornate; oltre a lui, nella Fortitudo figurano altri ex canturini: Stefano Mancinelli (27 presenze in campionato), Pietro Aradori (oltre 1300 punti in 95 partite tra campionato, Eurolega ed Eurocup) e Marco Cusin (quasi 100 presenze); tutti e tre hanno giocato insieme in Brianza nella stagione 2012-’13. A differenza di Mancinelli, che è stato a Cantù solo per pochi mesi, Aradori e Cusin hanno condiviso lo spogliatoio canturino per due annate consecutive, dal 2012 al 2014. Grandi ex anche dall’altra parte: coach Pancotto ha allenato la “Effe” nella stagione 2008-’09, pur non raccogliendo particolari soddisfazioni; diverso, invece, il trascorso a Bologna di Maarty Leunen, che, due stagioni fa, ha conquistato sia una Coppa Italia di A2 sia una storica promozione, riportando la Fortitudo in A dopo dieci anni. Nel capoluogo emiliano, il veterano statunitense ha disputato anche la stagione 2019-’20, ritrovando Aradori e Mancinelli, con i quali aveva già giocato a Cantù. A proposito di intrecci, a Desio coach Dalmonte ritroverà anche l’assistente Marco Gandini e il general manager Daniele Della Fiori: i tre hanno condiviso un’esperienza triennale alla Scaligera Verona, dal 2016 al 2019. Sinora la “cura” Dalmonte è certamente servita all’ambiente fortitudino che, dal cambio di allenatore, ha vinto tre delle ultime quattro partite di campionato, risollevando non poco la propria classifica e lasciandosi così alle spalle l’ultimo posto. Tuttavia, successi a parte (l’ultimo davvero sorprendente contro Venezia), la Lavoropiù sta convivendo con alcuni significativi infortuni: alla lista dei giocatori in infermeria si è di recente aggiunto anche il regista Matteo Fantinelli che, causa infiammazione al tendine d’Achille destro, è in dubbio per la partita in programma sabato sera. In quel ruolo, però, per l’attesissimo confronto di Desio, l’Aquila potrà contare su una risorsa in più, ossia Tommaso Baldasso, ingaggiato proprio a inizio settimana. Playmaker classe ’98, fresco di convocazione in Nazionale, con cui ha debuttato un mese fa a Tallin, Baldasso ha disputato il primo scorcio di stagione alla Virtus Roma, giocando ad altissimi livelli e chiudendo la sua esperienza, da capitano, a 15.3 punti, 5.7 rimbalzi e 6.1 assist di media, prima di doversi arrendere al ritiro dal campionato della squadra di cui era il simbolo conclamato. Mercato in fermento anche in uscita: nel corso delle ultime settimane non si sono registrati soltanto arrivi, bensì anche un paio di partenze; hanno lasciato la squadra, infatti, gli esterni Nicolò Dellosto e Tre’Shaun Fletcher.

«La Fortitudo è una formazione di alto livello e non ho intenzione di soffermarmi soltanto sulla sua attuale posizione in classifica; è un’avversaria ricca di qualità e atletismo, caratteristiche che è riuscita a dimostrare non solo vincendo tre delle ultime quattro partite, ma anche superando alcuni momenti di difficoltà. Bravo l’allenatore, Dalmonte, che sta dimostrando a tutti gli effetti di dare valore a questa squadra» ha commentato coach Pancotto in sede di presentazione.

Il tecnico marchigiano si è soffermato, poi, anche sul successo ottenuto nello scorso turno di campionato: «Una vittoria concretizza sempre i sacrifici fatti. Contro Reggio Emilia, oltre al risultato favorevole, abbiamo espresso anche una certa qualità del gioco e questo, in virtù di quanto di buono eravamo riusciti a fare nelle precedenti partite, è per noi molto importante. È un premio a chi, e parlo sia di staff sia di giocatori, durante tutta la settimana lavora duramente perché ciò avvenga».

Infine, sul nuovo innesto, Kavell Bigby-Williams, e sul ritorno di Jaime Smith, coach Pancotto si è così espresso: «Stiamo lavorando con Kavell per metterlo nella condizione psico-fisica di giocare nel campionato italiano e di consentirgli di inserirsi nel miglior modo possibile all’interno di un gruppo che lavora insieme da cinque mesi. Quanto a Jaime, che è un nostro leader importante, il suo ritorno è significativo perché dà a tutti fiducia, certezze e sicurezze; per noi è un elemento indispensabile, il cui ritorno ci permette di ripristinare le rotazioni naturali, anche se devo dire che, in sua assenza, la squadra ha comunque dimostrato di avere personalità e carattere» la chiosa del capo allenatore della S.Bernardo.

IL ROSTER DELLA FORTITUDO

È senza dubbio un roster profondo, di grande talento ed esperienza quello della Fortitudo, il cui valore tecnico non rispecchia la sua attuale posizione di classifica. Squadra da primi posti, la Bologna biancoblù può contare su alcuni veterani che nel massimo campionato italiano hanno sempre fatto la differenza: doveroso citare Adrian Banks e Aradori, star della Serie A che, insieme al più giovane Ethan Happ, compongono il super trio offensivo a disposizione di coach Dalmonte. La Fortitudo, infatti, si è assicurata in estate i migliori marcatori della scorsa stagione di LBA, aggiungendo al già confermato Aradori (16.8 punti di media) i primi due della classifica, appunto Happ, secondo con 18 punti a partita, e Banks con oltre 21 di media. Lo stesso Banks, 35 anni il mese prossimo, è uno dei leader della squadra; alla settima stagione in Serie A, l’ex capitano di Brindisi può vantare oltre 3000 punti nel campionato nostrano; sono addirittura quasi 5000, invece, i punti realizzati in LBA da Aradori, califfo con all’attivo quasi 450 presenze e 14 stagioni nel primo livello nazionale. Quanto a Happ, “esploso” lo scorso anno in maglia Vanoli, il 24enne centro americano è stato voluto fortemente dalla precedente guida tecnica della Fortitudo, ossia da coach Meo Sacchetti, che lo ha aveva visto dominare in quel di Cremona. Gli altri componenti del quintetto fortitudino sono Fantinelli, play di 27 anni nativo di Faenza, alla terza stagione a Bologna; e l’ala forte americana Todd Withers, 24 anni, della Carolina del Nord, al debutto in Europa dopo due buone stagioni in G-League. Dalla panchina spicca il profilo di Wesley Saunders, guardia-ala californiana che all’occorrenza può spostarsi anche in cabina di regia, giocatore quindi estremamente duttile; anche l’esterno losangelino, ex Cremona, era uno dei pupilli voluto da coach Sacchetti. Più playmaker di Saunders è però Gherardo Sabatini, 26 anni, figlio di Claudio, ex presidente dei rivali storici della Virtus Bologna. Scuola “Vu Nere”, Sabatini jr. è reduce da due buone annate in A2 con le canotte di Assigeco Piacenza e Urania Milano; in una “Effe” dalle rotazioni così lunghe forse si aspettava di giocare meno, in tal senso gli infortuni di alcuni suoi compagni lo hanno aiutato a inserirsi maggiormente, giocando in media 17’ a partita. In quel ruolo c’è anche un altro italiano, il classe 2000 Mattia Palumbo, due metri, esordiente in LBA e che può giocare anche da guardia; il suo impiego è però sporadico. Spesso, infatti, in regia ci finiscono Saunders o Banks, i quali, oltre ad avere uno smisurato talento offensivo, dispongono anche di un’ottima visione di gioco. Gli altri cambi dalla panchina sono invece rappresentati da Leonardo Totè, la bandiera Mancinelli e uno degli ultimi arrivati in casa Fortitudo, Dario Hunt. A questi si aggiunge l’ennesimo veterano del campionato, ossia il centro Cusin, 36 anni a febbraio, preso inizialmente con un contratto a gettone, per poi essere confermato per l’intera stagione. Quanto agli altri sopracitati: Totè, centro veronese di 23 anni, si è visto spesso e volentieri gli spazi chiusi, salvo poi svoltare totalmente anche lui grazie alle assenze dei suoi pari ruolo; con Happ e Cusin fuori, infatti, l’ex Pesaro è passato da un impiego medio di appena 12’ nelle prime dieci giornate a un utilizzo, invece, di 25’ nelle ultime tre, in cui ha totalizzato quasi 16 punti e 6 rimbalzi di media contro il magro bottino di 3.3 punti e i 2.3 rimbalzi di inizio stagione. Quindi l’esperto Mancinelli, che a marzo andrà per i 38: il capitano della Fortitudo ha all’attivo quasi 500 presenze in LBA, in cui ha totalizzato quasi 3800 punti, oltre 1500 rimbalzi e più di 600 assist. Il suo impiego è chiaramente proporzionale alla sua tenuta fisica, la carta d’identità infatti difficilmente gli permette di tenere il campo per venti o più minuti. Infine, il già citato Hunt, che ha iniziato la stagione alla Virtus Roma prima di trasferirsi a Bologna; è alla quinta maglia italiana della sua carriera dopo le precedenti esperienze a Capo d’Orlando, Caserta, Brescia e, appunto, Roma. Classe ’89, l’innesto del lungo americano consente a Dalmonte di poter contare su un’altra pedina esperta e di colmare parzialmente il vuoto lasciato da Happ.

I PRECEDENTI
Sono in totale 93 i precedenti tra Pallacanestro Cantù e Fortitudo Bologna: l’ultimo confronto, giocato al PalaDesio il 24 novembre del 2019, è stato vinto dagli ospiti per 84 a 82, al termine di un’avvincente battaglia conclusasi all’overtime; in quel caso, ai brianzoli, non bastarono i 29 punti di uno straripante Jason Burnell, oggi in forza alla Dinamo Sassari; dall’altra parte, decisivi gli ex Aradori e Leunen, a referto con 23 punti e 9 rimbalzi il primo; 12 punti e 5 assist, invece, per il secondo, che in estate ha deciso di fare ritorno in Brianza. Tuttavia, il bilancio delle vittorie pende ampiamente a favore dei canturini, avanti con 56 successi, diciannove in più di quelli ottenuti dalla compagine felsinea (37).

INFO GENERALI

Acqua S.Bernardo Cantù-Lavoropiù Bologna, valida per il quattordicesimo turno di LBA, sarà arbitrata dai signori Manuel Mazzoni, Alessandro Nicolini e Marco Vita. L’incontro, palla a due al “PalaBancoDesio” alle ore 20:00, sarà trasmesso in diretta sia su Eurosport 2 che su Eurosport Player; radiocronaca del match su Radio Cantù 89.6 FM, streaming su radiocantu.com. Con 16 punti di media, il top scorer della Lavoropiù è Saunders, nono nella classifica generale dei marcatori della LBA. Alle sue spalle Banks e Aradori, rispettivamente con 15.1 e 15.6 punti di media; quest’ultimo, però, non dovrebbe nemmeno andare in panchina a Desio causa infortunio, il cui recupero è stato stimato in circa 2-3 settimane. Ai box per un brutto infortunio al gomito sinistro è anche il centro titolare Happ, che con 9 rimbalzi di media è il miglior rimbalzista della squadra, quindi assenza pesante. Con 33’ di media, invece, e 5 assist a partita, Banks è sia il giocatore più utilizzato sia il miglior passatore della Fortitudo. La statistica di squadra che, invece, salta più all’occhio dell’Aquila è certamente quella dei palloni recuperati, 8.4 di media, nessuno meglio della Lavoropiù, solo i rivali della Virtus fanno meglio, e di poco, con 8.7 recuperi a partita. In casa “Effe”, il migliore in questa statistica individuale è Saunders, il quale, in media, ne cattura 2.2 a partita. Anche lo stesso Saunders, fuori per infortunio contro Venezia, è in dubbio per l’anticipo della quattordicesima giornata, ma un suo ritorno in tempo per il match con Cantù non è affatto da escludere.

Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù

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