SACCHETTI: SAREI MATTO A METTERE IN DISCUSSIONE IL VALORE DI ARADORI. HO GIA' PARLATO CON LUI E CI SIAMO SPIEGATI
Il neo-coach della Fortitudo Meo Sacchetti è stato intervistato da Andrea Barocci sul Corriere dello Sport.
Un estratto delle sue parole.
Perchè la Fortitudo? In poche parole: non avevo la sicurezza che la squadra di Cremona avrebbe continuato. Ho ricevuto l'offerta della Fortitudo, e la Vanoli non mi ha assicurato che sarebbe andata avanti. Io non potevo rimanere in attesa, per poi magari alla fine di giugno sapere che la società si sarebbe fermata. Che avrei fatto in quel caso?"
Che Fortitudo sarà? "La mia idea è quella di far giocare il tipo di pallacanestro che mi è riuscita meglio. Mi piace un basket che va di corsa, giocato da ragazzi senza paura. Sfrontati. La cosa più importante è che i giocatori mettano in campo tutto quello che hanno dentro. La Fortitudo vive una grande rivalità con la Virtus, qui si parla più del nostro sport che di calcio. E poi questa città la conosco bene, ho giocato nel Gira (dal 1976 al 1979, ndr) in quella che era la terza squadra bolognese di allora. Per me sarà un'esperienza sicuramente stimolante ma anche impegnativa. Certo, poi alla fine quello che importa sono i risultati..."
"Penso che l'arrivo dei giocatori che vogliamo inserire ci aiuterà a lavorare secondo le mie idee. Ci sono poi atleti, ora in squadra, che hanno tali capacità tecniche... Prendete Aradori, che per il campionato italiano ha delle qualità tecniche importanti, oppure Sims, che ho avuto a Cremona e che è cresciuto molto sotto questo aspetto. Non vogliamo certo avere in campo cinque centometristi, però possiamo mettere più atletismo".
Con Aradori però c'è stata la polemica dopo l'esclusione dalla Nazionale. "Ho già parlato con Aradori, ci siamo spiegati a proposito di quella esclusione dalla Nazionale: io ho detto la mia, lui la sua. Basta. Io non è che metto in discussione il suo valore nel campionato italiano, sarei un matto! Di certo non ci sono mica tanti giocatori migliori di Pietro. Sono stato molto chiaro e schietto, e lui ha fatto lo stesso. Poi, se lui avrà dei problemi di cui discutere con me, lo ascolterò. Rimarrà? Non lo so. Ha ancora un contratto con la Fortitudo. Se vorrà andar via, sarà una sua scelta. Però io non ho alcuna preclusione nei suoi confronti, anzi. Ci mancherebbe pure che in un campionato come il nostro mi mettessi a discutere uno come Aradori!"