CALAMAI: VORREI CHE CHI CI GOVERNA TRATTASSE LO SPORT CON UN PO' PIU' DI RISPETTO
Nel corso della trasmissione radio condotta da Matteo Airoldi “Effe trasmetto per te” su Radio108Web, è intervenuto Marco Calamai. Fiorentino, coach di basket (Ferrara, Pavia, Venezia, Firenze e Fortitudo Bologna). Calamai è impegnato nel progetto Fortitudo Overlimits in veste di allenatore di un meraviglioso progetto legato a ragazzi con disabilità.
Queste le parole di Calamai che ha parlato di ripresa, di Covid e della “sua” Fortitudo Bologna:
Il posticipo dei campionati di Serie A2, B e i campionati regionali. “Scelta prevedibile. Temo possa essere comunque un palliativo. Se la situazione continuerà ad essere questa, la data proposta non sarà rispettata e credo che anche la Serie A farà molta fatica ad andare avanti. È una situazione emergenziale. Tutti noi dovremo convivere con questo virus e non possiamo bloccare il mondo. Vorrei che chi ci governa trattasse lo sport con un po’ più di rispetto con la stessa attenzione e sensibilità degli altri mondi.”
Il progetto Overlimits per il Covid. “Il 95% dei miei ragazzi hanno disabilità mentali, ma hanno un fisico superiore a quello di tutti noi. In che cosa i miei ragazzi disabili sono soggetti più a rischio e devono stare chiusi in casa? La loro fragilità è su un altro piano. Poi esistono delle patologie della disabilità come nelle persone normodotate. Ecco, quelli vanno salvaguardati, non tutti a casaccio. Invito le istituzioni a parlare con le famiglie, le mamme di questi ragazzi. Durante il lockdown alcuni di questi si è chiuso in sé stesso, qualcuno ha distrutto casa come impazziti. Non deve essere riaperto lo sport per loro, ma ci deve essere un’attenzione concreta. Fare qualcosa, visto che la nostra Costituzione prevede una parità di diritti. E per chi ne ha di meno perché parte svantaggiato ci vuole per un supporto per pareggiare la sua difficoltà. Sia ben chiaro che non saprei governare meglio di chi attualmente ci governa, non ne ho le competenze, però ne tante sul piano della relazione e comunicazione. E posso dire che la comunicazione è tremenda, anche da parte dei giornali.”
La Fortitudo in questo inizio di stagione. “Vedo dei giocatori che sono diversi dal passato. Mi riferisco in modo particolare ad Happ. Un pivot vecchio stampo, di una tecnica straordinaria. Però non si avvicina nemmeno a quello visto a Cremona. Anche Aradori è partito con fatica, ma ora si sta riprendendo. Anche Banks è partito sottotono. È una squadra partita con alte aspettative, non solo dalla società, ma anche dai media. Con Aradori già in squadra si è preso Happ e Banks e si pensava potessero fare sfracelli. Non è mai detto. Le squadre non si costruiscono con le figurine, ma ci deve essere una chimica che premia le formazioni che hanno elementi giusti. La Fortitudo ha un buonissimo quintetto, ma troppo leggera dalla parte degli stranieri. Ho apprezzato la scelta di prenderne solo quattro valorizzando gli italiani, anche giovani come Totè, Dellosto e Palumbo. Ma se uno sceglie quattro americani, questi devono essere quattro da rendimento sicuro. Non è così perché Withers e Fletcher sono troppo leggeri, possono stare in Serie A ma come quinto e sesto straniero. Se arrivasse Saunders sarebbe già un’altra Fortitudo: è solido fisicamente, gioca due o tre ruoli, è duro a rimbalzo.
Infine la panchina è troppo corta. Si potrebbe optare per una scelta dirompente come Banks o Aradori dalla panchina.”
Il calendario della Fortitudo. “Il calendario sarebbe stato positivo se la Fortitudo si fosse fatta trovare pronta ai nastri di partenza. Le prime giornate con Roma e Varese erano da vincere. Ora con Milano, Brindisi sarà durissima. Non so come la Fortitudo possa battere l’Olimpia. L’anno scorso Martino fece il miracolo al PalaDozza davanti a 5500 spettatori scatenati in un ambiente caldissimo. All’UnipolArena, in un campo così freddo, non vincerà mai con Milano. C’è anche questo problema che va messo in preventivo….”
Il cambio in panchina. “Avevo capito che si era rotto qualcosa. Martino credo debba tantissimo alla Fortitudo dove ha avuto il palcoscenico di una piazza unica. Ma anche al contrario la Fortitudo deve molto a Martino. È molto bravo. Si è rotto qualcosa nel derby. Non giudico la scelta, però quando si rompe qualcosa è difficile continuare insieme. Devo dire che Martino mi sta sorprendendo perché anche con Reggio Emilia sta facendo ottime cose. Ha costruito una squadra intelligente e gioca bene a pallacanestro.”
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