Marcos Delia è stato intervistato da Radio Marca. Ecco le parole del centro argentino che è ancora a Bologna, non avendo la possibilità di tornare in Argentina per la chiusura delle frontiere.

“Io sto bene. Abbiamo bisogno di pazienza, anche con mia moglie ne parlavo, dobbiamo adattarci a questa situazione. Abbiamo bisogno di allenarci un po’ qui a casa per mantenerci in forma. In Italia il 3 maggio finirà la quarantena serrata: oggi l’Italia, come tutto il mondo, continua a convivere con questa situazione e vorrebbe ripartire come tutti per un discorso economico. Il governo ha stimato qualcosa per il 3 maggio; sappiamo tutti che i casi ogni giorno stanno diminuendo ma ci sarà bisogno di tempo per tornare alla normalità.”

“Qui la quarantena vera e propria è iniziata il 3 marzo e noi i primi giorni abbiamo continuato ad allenarci in gruppi di 2-3 persone, con lavori in palestra e attività personalizzata in campo. Tutto questo aspettando una decisione da parte della Lega. Poi il club ha deciso di non andare avanti con gli allenamenti e affrontare la quarantena al 100%. Noi eravamo d’accordo e ognuno poi è tornato a casa propria.”

“Cerco di svegliarmi presto e di non andare a dormire troppo tardi perché non mi piace, inizio poi male la giornata. Mi allano, parlo molto con familiari e amici argentini, per sapere come stanno, vado a fare la spesa anche per uscire un po’ ma sempre rimanendo il più responsabile possibile. Il governo argentino ha deciso di chiudere la frontiera il 30 aprile, così da impedire anche le entrate commerciali: aspettiamo le decisioni del governo, se deciderà di continuare oppure aprirà anche solo alle attività commerciali. La verità è che questa situazione crea indecisione per tutti. Io non ho paura, io e mia moglie abbiamo cura di noi. Abbiamo rispetto della situazione, perché penso che quando tutto è iniziato non c’è stato tanto rispetto per la situazione sanitaria. Dobbiamo avere cura del momento, cercare di superarlo e andare avanti.”

“Ci hanno detto che vari club si sono accordati con i giocatori per il taglio degli stipendi. Noi siamo in negoziazione ma credo che questa settimana arriverà un accordo tra di noi. Scola? Ci avevo già parlato per la prima volta quando è iniziato tutto e non c’era ancora la quarantena serrata. Lui adesso è qui in Italia con la famiglia: ha quattro figli quindi per lui è difficile spostarsi ma stanno bene. Ha la sua casa a Milano, stanno bene e probabilmente torneranno in Argentina in estate quando la quarantena sarà finita.”

“È molto raro stare così tanto in casa: per questo dico che l’aspetto mentale è importante. Siamo abituati ad allenamenti, viaggi, partite e non siamo abituati a così poca pressione. La verità è che saremo in questa situazione fino a quando la stagione non ricomincerà. Dobbiamo stare tranquilli, anche perché non solo noi sportivi stiamo vivendo così.”

(foto Eurocup - Virtus Pallacanestro)

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