La ripresa del campionato italiano di basket al momento sembra utopica. In questi giorni le squadre sono tutte ferme, e parecchi giocatori americani stanno tornando negli Stati Uniti, alcuni col beneplacito delle rispettive società - come Dyson per la Fortitudo - altri invece no.
Quasi tutte le squadre hanno programmato la ripresa delle attività per la prossima settimana o quella dopo - ad esempio la Fortitudo il 23 marzo - ma al momento è davvero difficile prevedere in che condizioni. A oggi è difficile fare ipotesi su eventuali date di ripresa, e nel caso sui roster delle squadre, dato che non è affatto detto che gli americani partiti oggi domani vogliano (o addirittura possano) tornare in Italia.
Per questo motivo ci sono varie società - Varese in primis - che vorrebbero terminare qui la stagione, seguendo quello che altre leghe in Europa (Ucraina e Svezia) hanno fatto. L'orientamento prevalente della Legabasket sembra però essere quello di provare a concludere la stagione, e il nuovo presidente Umberto Gandini sta lavorando a varie ipotesi, nel caso in cui il preolimpico sia confermato, e quindi si debba concludere la stagione entro il 12 giugno. Se invece le Olimpiadi saranno rinviate, e di conseguenza anche i tornei preolimpici, si potrebbe andare più in là, e giocare anche in estate, cosa auspicata dal presidente della Fortitudo Pavani nel suo intervento radiofonico di ieri.
In ogni caso, per ora permane una grande incertezza.

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