Contemporaneamente alla partenza della stagione - campagna abbonamenti e raduno molto partecipato - la Virtus ha chiuso il roster 2023-24. Salvo novità sul "caso" Lundberg, infatti, l'uscita di Bako - che ha portato un buyout nelle casse bianconeere - e l'arrivo di Dunston sono le ultime operazioni di mercato, come spiegato da Luca Baraldi.

Il roster quindi è composto di 15 elementi, compreso il giovane Leo Menalo.

Hackett, Pajola, Mascolo
Belinelli, Smith, Lundberg
Cordinier, Dobric, Abass
Shengelia, Polonara, Menalo
Cacok, Mickey, Dunston


Sulla carta, la squadra è meno talentuosa di quella della scorsa stagione, ma più equilibrata, più fisica e giocatori esperti di Eurolega. L'obiettivo dichiarato è di arrivare in finale in tutte le competizioni italiane, e far meglio nella massima competizione europea, ovvero migliorare il 14° posto, con un occhio alle posizioni valide per il play-in che dà maggiori speranze a tutti.
Tra i lunghi, spicca sicuramente l'aggiunta di un lungo italiano di valore come Achille Polonara, che sarà utile in Italia ma non solo, viste le spiccate doti a rimbalzo. Il reparto non spicca forse per centimetri, ma la speranza è che la grinta e l'atletismo di Cacok possano arrivare - a rimbalzo - dove l'anno scorso Jaiteh e Bako non sono arrivati. La conferma di Shengelia è un'assoluta garanzia, e Dunston potrà essere quel lungo di esperienza che Udoh - causa infortunio - non ha potuto essere.
Gli esterni sono tanti, e tutti diversi tra loro. I playmaker sono italiani - anche se Smith all'occorrenza può farlo, si è visto in Nazionale croata - e sarà da capire la posizione di Lundberg, dopo il braccio di ferro estivo concluso (salvo ulteriori colpi di scena) con la permanenza del giocatore e del suo ricco contratto. Si riparte dal pesante e importante rinnovo di Cordinier e dalla conferma di un gruppo italiano di alto livello, capitan Belinelli, Hackett, Pajola e Abass, a cui è stato aggiunto Bruno Mascolo.
Sulla carta, il dubbio principale riguarda la lunghezza del roster. Quattordici effettivi, in una stagione lunga e fisicamente impegnativa come quella bianconera, rischiano di essere pochi, soprattutto in caso di infortuni.

Per il resto, le recenti dichiarazioni di Luca Baraldi hanno cercato di dissipare alcuni dubbi che erano sorti tra i tifosi dopo la conferenza stampa di Sergio Scariolo di giugno, quella del nuovo scenario economico, che evidentemente la proprietà non ha particolarmente gradito.
Il budget è in effetti calato da 24 a 18 milioni di euro, con responsabilità attribuita al fair play finanziario di Eurolega. Alcuni giocatori - e il coach - sono rimasti con gli onerosi contratti in essere, mentre i nuovi arrivi e i rinnovi hanno seguito la nuova politica della società.
In ogni caso, è stato seccamente smentito che Massimo Zanetti si stia disimpegnando dalla Virtus - una grande cazzata) - anzi ne è saldamente al comando e ha avuto la capacità di attirare un grande socio come Gherardi. Sulle evoluzioni societarie, bisognerà attendere qualche mese, con il possibile ingresso di nuovi soci nel capitale sociale bianconero.
Sulla questione Arena, infine, Baraldi ha spiegato che la prima pietra dovrebbe essere posata a ottobre.
A questo punto, le basi della stagione 2023-24 sono state gettate, e sarà il campo a parlare.

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