VIRTUS, IL DOPOPARTITA DELLA FINALE
La partita di ieri è stata la sintesi della serie di finale, comunque splendida per livello tecnico e intensità. Milano semplicemente ne aveva di più, dal punto di vista fisico e mentale. La Virtus, dopo aver puntato tutto sull’Eurocup - vincendola - è arrivata ai playoff in riserva, e alla finale con pochissima benzina rimasta. Milano si è riscattata dopo una stagione in cui l’obiettivo stagionale - le Final Four - era stato mancato, e ha vinto il suo primo “vero” trofeo dal ritorno di Messina. Un po’ quello che successe l’anno scorso, a parti invertite.
Col senno di poi, l’unico vero rimpianto bianconero è per gara 1, e per quei due tiri liberi sbagliati da Hackett nel momento di massima inerzia. Le altre gare sono state più nette, la sesta e ultima in particolar modo.
E - ancora col senno di poi - le polemiche arbitrali non hanno giovato alla Virtus, anche se un merito l’hanno avuto. Dopo lo sfogo di Massimo Zanetti e la ridda di comunicati e contro-comunicati che è arrivata il giorno dopo il basket è finito in prima pagina sui tre quotidiani sportivi nazionali, cosa assolutamente inedita. Di sicuro se serve questo perchè il basket abbia spazio... non è bello, ma tant'è.
Virtus in riserva, si diceva, dopo una stagione da 73 partite ufficiali. Si è visto soprattutto nei veterani. Weems è stato irriconoscibile, Belinelli è parso stanchissimo, Teodosic è stato altalenante nella serie, e in particolare nelle partite al Forum è apparso nervoso e poco produttivo. Senza l’apporto dei suoi giocatori più esperti, c’è stato poco da fare per la squadra di Scariolo, anche perchè altri giocatori che in Eurocup erano stati importanti sono stati impalpabili, o hanno giocato scampoli di partita o addirittura nulla. Il miglior giocatore delle finali bianconere è stato decisamente Toko Shengelia, che ha giocato le ultime due con febbre alta, oltretutto.
Amaro in bocca, certamente, anche perché la rivalità tra le due società più titolate e ricche del basket italiano è enorme, e in questi giorni ad alta tensione si è capito benissimo. E sarà così anche nel prossimo futuro. Ma la stagione della Virtus resta più che positiva. Due trofei in tasca, Supercoppa (che vale poco) ed Eurocup - che vale invece moltissimo - nonchè il ritorno in Eurolega. Questo non va mai dimenticato.
Da oggi, si inizia a pensare al futuro. L’ambizione bianconera non si ferma di certo, e l’obiettivo già dichiarato è quello di costruire una squadra ancora migliore per la prossima stagione. Anche perchè - come si è visto - l’asticella si è alzata, e si alzerà ancora. A Milano - un minuto dopo lo scudetto numero 29 - si parlava già di terza stella. La Segafredo dovrà fare del suo meglio per impedirlo. E queste sei partite hanno fatto vedere a tutti - proprietà compresa - cosa manca ancora per essere quello che si vuole essere, ovvero una squadra di alta Eurolega.
(foto Virtus Pallacanestro)